domenica 31 gennaio 2010

3°Tappa: Millegrobbe di Lavarone 2010 (30km TC+30km TL)



30km a tecnica classica: 297°classificato pettorale n°128 BOERO MARCO dello S.C. GENOVA CAI SEZ.LIGURE in 03:11:13.53.

30km a tecnica libera: 289°classificato pettorale n°128 BOERO MARCO dello S.C. GENOVA CAI SEZ.LIGURE in 03:18:49.87.

Classifica della combinata: 120°classificato BOERO MARCO dello S.C. GENOVA CAI SEZ.LIGURE in 06:30:02.

(Nelle foto: l'hotel Du Lac di Lavarone dove ho soggiornato nel week end delle gare ed il serpentone di atleti alla partenza della tappa in tecnica classica. Sono riconoscibile, grazie ad una potente lente d'ingrandimeto, per il berretto rossoblù con grifone giallo in fondo al gruppo di atleti...)

Il giorno é arrivato! Grazie ad un permesso di mezza giornata presso il cerntro diurno per persone diversamente abili (me compreso, ovviamente...) dove lavoro, riesco a partire alle 14 di Venerdì 22/01/2010. Si ringrazia il responsabile del centro, Andrea Negri, e mia moglie Deborah, che doveva partecipare all' "evento" insieme alla figlia Bea come tifose, ma ha dovuto rinuciare causa stato influenzale della stessa. La Santa donna sà che tutto il mio correre é finalizzato a quest'unico evento sportivo e mi ha permesso di partire ugualmente, con la promessa che sarei tornato a casa con una cabaret pieno di strudel!!!

Arrivo alle 18 presso l'ufficio gare del centro congressi di Lavarone (TN). L'organizzazione fornisce, oltre al servizio di sciolinatura a pagamento della Star di Asiago, un pacco gara comprendente una sacca portascarpe, sali minerali da sciogliere in acqua e vari prodotti locali (miele, 1 kg di polenta, funghi secchi ed 1 bella fettona di formaggio "cruccolo"... Ottimi presupposti direi).

L'albergo da me scelto fra i vari contattati é l'hotel Du Lac, presso il capoluogo di Lavarone, il più antico del paese (aperto sin dal 1901) dove vengo accolto cordialmente dalla padrona. E' tutt'altro che pieno, siamo solo 2 ospiti: io ed il sig. Damiano di Bergamo, un veterano che ha partecipato a tutte le 29 edizioni della Millegrobbe. Il clima é molto familiare, cenando si possono scambiare due chiacchiere anche col cuoco Luciano, ex campione nazionale delle pattuglie militari negli anni '60, che sposandosi ha anche preso in carico la cucina dell'albergo in questione, acquisendo del cuoco anche... "le fisique du rol"!
Ed i risultati sono apprezzabili, in particolare i primi (ho apprezzato particolarmente gli strangolapreti, da non confondersi con gli strozzapreti romagnoli, coi funghi).

Dopo cena mi é stata messa a disposizione una saletta riscaldata per la sciolinatura, dotata di cavalletti e sagoma ferma-sci. Ho optato per una paraffina swix da -6 a -12°C per la zona di scorrimento, e steso lo stick universale toko a caldo come sciolina di base per la zona di tenuta.

Dopo una sana dormita posso permettermi il lusso di fare la mia abbondante (inutile specificarlo...) colazione alle 7.30 del mattino, considerando la vicinanza delle piste e la comoda partenza fissata per le 10.
Arivato al centro fondo millegrobbe nei pressi dell'abitato di Luserna vengo invitato da un solerte carabiniere non proprio... indigeno, a parcheggiare in una piazzuola coperta di neve...fresca!!! Così mi ritrovo impantanato con le ruote anteriori, quelle motrici... Si ringraziano i pompieri che col loro automezzo dotato di verricello mi hanno permesso di uscire da quella spiacevole situazione e partecipare alla gara.
Misuro in fretta la temperatura della neve, in zona soleggiata, e mi risulta essere a -7 °C. Opto quindi per 2 strati di stick blu universal della Rode, da -7 a -3°C.
Affrettandomi per raggiungere la partenza incontro Damiano che si é fatto sciolinare dalla Star, il quale mi comunica che la temperatura della neve della piana dove si parte é a -15°... Perfetto!
Troppo tardi per cambiare, alla disperata penso di utilizzare gli sci con scaglie riesumati dopo la tragica marcialonga 2008 (chi ha partecipato sa di cosa parlo...)
Dopo un giro di prova mi accorgo che gli sci non vanno poi malaccio, e così prendo posizione nel mio settore, il 3° (ed ultimo, ovviamente...)

Il freddo é pungente, nei primi due km con la respirazone affannosa il freddo entra nella gola causando un fastidio al quale non sono abituato, ma dopo la prima salita riesco ad ambientarmi, i battiti cardiaci si stabilizzano e così anche la respirazione. A parte questo inconveniente la partenza é stata, come mio solito, tranquilla ma buona!

Nella prima ora di gara spingo nei tratti di pianura col mio passo preferito, la scivolata spinta, ormai desueto per gli atleti veri, visto il potenziamento che fanno degli arti superiori, ma molto redditizio per noi "bisonti". Vado benino anche in salita, meno in discesa, non tanto per gli sci lenti ma per la paura di "mollarli"... Infatti la stagione precedente si é chiusa con una rovinosa caduta in quel di Cogne (AO) e conseguente distorsione al ginocchio sinistro, e mi é rimasto un pò dei timore... Lungo i 30 km del percorso son poi caduto 4 volte, ma verso la fine della gara sta fifa é passata!

Mi alimento dopo un'ora di gara, al passaggio del 10°km, poco prima del rifornimento... Ecco la prima delle due note dolenti della Millegrobbe, solo due rifornimenti per 30 km e decisamente scarsi... Per me non é un problema, visto le scorte che mi porto dietro, ma qualche conforto in più non mi dispiacerebbe!
La seconda nota dolente é il passaggio continuo di sciatori non iscritti alla gara lungo il percorso, un pò é naturale ma evidentemente l'organizzazione non lo vieta e talvolta sembra di patecipare ad una gita sociale, più che ad una granfondo!
Per il resto tutto ok, pista battuta benissimo, neve ottima e panorami incantevoli.

Cerco d'impegnarmi a fondo per la presenza del "fuori tempo massimo" fissato alle 3h. e 30min. per ogni tappa, ma i miei passaggi sono confortanti ed affronto la seconda parte della gara più serenante.
Ho sempre due atleti davanti a me come riferimento, ma li perdo di vista nell'ultimo tratto di discesa, e colcludo la gara in solitaria, pochi minuti oltre le tre ore.
Gli speaker annunciano l'arrivo di ogni atleta con un sottofondo musicale, a me é capitata "CREUZA DE MA" del grande Faber, e la cosa mi ha commosso vista la mia condizione di... emigrante, per scelta felice e consapevole, ma con la mia Zena sempre nel cuore!

Ho finalmente capito il senso di un buon allenamento, anche se non ti migliori eviti guai fisici ed infatti ero stanco ma non dolorante, fatto salvo per il mio braccio sinistro (la corsa é un ottimo sostitutivo del fondo, ma non allena gli arti superiori...)

Un bagno caldo ed un ottima cena sono untilissimi per rigenerarsi, oltre alle chiacchiere col la padrona dell'albergo sulla storia locale (molto legata alle vicissitudini della prima guerra mondiale) e dell'albergo (in oltre un secolo di vita ha avuto molti ospiti illustri, fra cui SIGMUND FREUD, il padre della psicanalisi!)
Damiano, da buon veterano bergamasco, accompagna il pasto con abbondante Teroldego, io mi difendo con un buon vino rosso della casa... Ecco un altro esempio che mi piacerebbe imitare, come il buon CARRAVIERI, veterano del mio sci club, anche Damiano affronta i suoi sessant'anni con un invidiabile spirito (non solo di...vino!) rifilando anche 33 min. ad un trentenne, un pò sovrappeso come me, ma comunque trentenne...

Per l'indomani opto sulla sciolinatura fornita dall'organizzazione. Se volessi puntare al risultato dovrei scegliere la tecnica classica anche nelle gare a skating, anche perché la tappa dell'indomani é molto più dura della prima, ed io soffro la tecnica di pattinaggio soprattutto in salita... Ma sono dell'avviso che per nigliorare nella tecnica sfavorevole bisogna provare e riprovare, e così faccio.
Mi presento così alla partenza con largo anticipo, vista la disavventura del giorno prima, per fortuna non incontro altri carabinieri poco avvezzi a neve e simili, così ho tutto il tempo di provare gli sci (ottimi!) e fare riscaldamento.

La temperatura é più alta del giorno precedente, e la prima metà di gara si svolge ottimamente, facendomi pensare di scendere sotto le 3h, grazie anche ai progressi fatti in salita utilizzando quasi esclusivamente il pattinaggio alternato, altro passo da archeologia del fondo, ma utilissimo a noi "bisonti"!

La salita appunto... Dal 15°km in poi é davvero tanta, prima una molto lunga con altrettanta discesa, e poi una lunga serie di saliscendi...non a caso si chiama Millegrobbe!
Comunque mi sento in forma e riesco a superare due atleti saltando il secondo rifornimento (non ho prove filmate per Stefano Canepa che non ci crederà, ma sapevo che era rimaso solo the caldo, quindi ho tirato diritto!)

Avevo ancora un altro atleta davanti a me, ed ho dato fondo a tutto quello che avevo per raggiungerlo grazie al lungo tratto della piana di partenza, da ripercorrere al contrario per portarsi all'arrivo. Ci sono riuscito, facendomi sotto nel breve tratto di discesa finale... Troppo breve, ancora 100mt e lo passavo ma va bene così, chiudo in 3h e 18 min... Penultimo ma felice!

Mi sento di consigliare questa granfondo, anche se ha un pò perso il fascino dei primi anni, soprattutto perché non si attraversa più il centro abitato come un tempo e per le lacune organizzative sopra descritte, ma con gli opportuni accorgimenti del fondista accorto penso possa essere un'esperienza positiva ed arricchente per tutti i partecipanti!

Salvo imprevisti io penso di esserci anche l'anno prossimo,con moglie e figlia al seguito, e magari con quache altro atleta dello sci club Genova del Cai! (Per chi riuscisse a ritagliarsi una settimana bianca é anche validissima come preparazione alla Marcialonga, che si corre sempre nel weekend successivo.)

Nota per i golosoni: Per lo strudel si consiglia la pasticceria nella piazza della chiesa di Lavarone, aperta anche la domenica pomeriggio...

sabato 30 gennaio 2010

INTERMEZZO: "MARCIALONGA 2009" (70 km) e "CORRI PER LA SALUTE" (10 km) 10/01/2010 - Punta Marina terme (RA)


(si noti la possente "spina di pesce", passo con cui l'atleta autore del blog affronta le salite con gli sci stretti nonché stato in cui riduce branzini al sale e pesci vari al cartoccio...)

4811°Classificato: BOERO Marco. Pettorale 5057. Arrivo in 09:09:24.5 Società sportiva: S.C. RAVENNA.

Già sveglio alle 8 di Domenica 31 Gennaio, con moglie brontolante perché l'ho svegliata e figlia arzilla, vengo sorpreso da una fitta nevicata sulla città di Ravenna e mi trovo costretto a rinunciare alla marcia podistica non competitiva di Alfonsine (RA), su percorso cittàdino e campagnolo di 14 km.
Già che sono alzato ed impossibilitato a tornar sotto le coltri dalla figlia che gioca tranquilla (per ora...) ne approfitto per raccontare brevemente l'ultima marcia a cui ho partecipato, non perché sia un'impresa sportiva degna di nota, ma per celebrare lo spirito con cui si vive ogni cosa in romagna, anche lo sport! Si fatica ma non invano, c'é sempre qualche finalità godereccio-mancereccia ed in questo mi sento romagnolo al 100%!!!

Partenza, come sempre per queste simpatiche manifestazioni, fissata alle 9,30. Arrivo come al solito alle 9, giusto in tempo per pagare i 2 euri d'iscrizione e fare un pò di riscaldamento.
Sono tutti picoli riti che si ripetono settimanalmente, pochi si conoscono per nome ma si riesce a fare amicizia con tutti, soprattutto con chi ha più o meno il tuo passo... Questo accade nelle retrovie, dove mi attesto io, perché fra i primi é gara vera, e se si scherza lo si fa prima o dopo la corsa, mai durante!

Io solitamente parto tranquillo, ed altrettanto tranquillamente proseguo. Nei primi 2/3 km sto nel centro del gruppo, poi mi lascio sfilare, ma ci tengo a precisare che non sono io che rallento, son gli altri che aumentano il ritmo!
E' a questo punto che vengo puntualmente superato da un signore sulla cinquantina, di Cotignola (RA), del quale non ricordo il nome ma si può dire che ormai siamo compagni... di merende! Infatti i rifornimenti son sempre molto abbondanti ma adesso, caro Stefano, non mi attardo troppo come nei miei esordi, e scorrendo il post capirai perché...
Dopo un pò di the caldo preso al volo vado aumentando, supero l'amico Cotignolese e solitamente arrivo allo sprint con una signora di Ravenna, anche in questo caso dall'apparente età di 50/55 anni che alla maratona dell'8/11/2009 mi ha dato più di mezz'ora, ma su distanze più brevi riesco a stare al suo livello... Sperando di acquisire una stato di forma invidiabile come il suo, fra vent'anni...
Per quelli che, come il buon Stefano Canepa, si stanno chiedendo: "Perché il Bove non si ferma a mangiare ai rifornimenti e finisce facendo sempre la volata, se son gare non competitive?!?" ecco la risposta: per ritirare il premio di partecipazione, che é sempre qualcosa di mangereccio!!!

Ho chiuso la marcia in 55 min. e 30 sec. ma ho compuito un grave errore: mai andarsi a cambiare prima di ritirare il premio!!! Io l'ho fatto, rischiando di perdere una delle ultime confezioni di salsiccia romagnola in palio... Avete capito ora il perché di tanto agonismo!!!

Prima di salutarvi un pernsiero agli amici dello sci club Genova del C.A.I. sez.Ligure, che in questi minuti sono impegnati lungo i primi km, dei settanta da percorrere, della Marcialonga di Fiemme e di Fassa, che ho portato a termine l'anno scorso in 9 comode orette (senza saltare alcun rifornimento, ivi compresi quelli da me trasportati...) Io sono con voi... soprattutto durante i rifornimenti!

Ed un pensiero anche al gradissimo Antonio Cassano, che stava per lasciare la sua Sampierdarena trasferirendosi in quel di Firenze: comunque vada questa vicenda Genova rossoblù ti ringrazia riconoscente per le soddisfazioni che ci hai regalato in questi anni, soprattutto negli ultimi 3 derby!

Come consiglio gastronomico vi propongo, oltre alle gare podistiche romagnole con i loro succulenti premi di partecipazione, il ristorante "Le Terrazze" di Forlì, in via Napoleone Buonaparte in zona fiera-aeroporto, scelto dai miei cugini romagnoli acquisiti per l'annuale "Pranzo dei cugini" che si terrà oggi alle 12.30. Il fatto che l'abbian scelto loro é una garanzia, mi sento di consigliarvelo a priori!

P.S.: Tornato ora dal pranzo, il posto effettivamente merita, non economicissimo ma con 30 euri si é mangiato porzioni abbondanti di antipasti misti con affettati e crostini, grigliata mista di carne con verdure, dolce caffè e liquore... Ora mia moglie é uscita e devo badare la bimba, ma quando torna vado a correre, promesso!

mercoledì 27 gennaio 2010

2° tappa: Mezza maratona di Sanremo (IM), 06/12/2009.



727° Classificato: BOERO MARCO. Tempo totale: 2.10.36. Passaggio al km 6.175:
0.35.21. Passaggio al km 11.150: 1.05.47. Passaggio al km 16.125: 1.36.12.

Per questa seconda tappa del mio personale tour sportivo-gastronomico ci troviamo in Liguria, la mia terra natia, per raccontare della mia seconda "Mezza maratona del mare" di Sanremo e di una tradizionale ricetta ligure: lo "Zemin" di pesce.
Anche questa volta il tempo incerto impedisce a Debby e Bea di venire a fare il tifo per il maritone/papà (o babbo come si usa dire in romagna).
Ciò nonostante mi presento carico al traguardo; gli ultimi allenamenti prima della partenza per la Liguria mi avevano fatto pensare di poter scendere sotto il muro delle 2 ore... A posteriori, probabilmente, il fatto era dovuto all'adrenalina per la recente vittoria schiacciante del Genoa nel derby contro la ciclistica sampierdarenese... Nonostante l'impegno profuso ho concluso la gara con lo stesso tempo, identinco, dell'anno precedente ma l'allenamento é sicuramente servito, in quanto non ho per nulla avvertito dolori fisici in parti del corpo che non sapevo d'avere, come nell'edizione 2008.

Infatti mi sono subito attaccato ad un treno formato da un gruppo di potisti di Busca (CN) ed un paio di ragazzi che correvano con la maglietta della Milano city marathon. Talvolta riuscivo a tirare anch'io, e non credo di averlo pagato, ma loro si stavano gestendo, io no... Infatti hanno cambito ritmo all'8°km e li ho salutati cordialmente, chiedendo loro mentalmente di aspettarmi all'arrivo...
Guardando i tempi dei vari passaggi, infatti, sono riuscito a tenere un ritmo costante, con un leggero calo nella seconda metà della gara ma, del resto, non s'improvvisa nulla: nella corsa come in tante altre cose nella vita... Mi alleno più frequentemente sui 10, massimo 15 km, mi manca proprio l'allenamento per mantenere il ritmo nei km finali... Ma va bene così!

Probabilmente ho perso anche un bel pò di energie psico-fisiche per rispondere agli sfottò dei tifosi con maglia a strisce (ho dovuto portare una decina di volte la mano all'orecchio tipo Palladino dopo terzo gol nel derby...) oppure alzando le tre dita quando qualche fratello rossoblù m'incitava (una trentina di volte... 30/10=3! Guarda un pò, son sempre 3, come negli ultimi derby!)
Ma anche questa cosa va BENISSIMO così!!!

Solito siparietto finale con sprint per non contendersi la "coppa merda" con qualche atleta del mio livello... Penso che tutti quanti corriamo soprattutto per migliorare noi stessi ma un pò di sana competitività esce fuori, anche per giocarsi la 727° piazza!

A 5 km dal traguardo vengo superato da un atleta, che però procede in maniera particolare: fa degli scatti per poi rallentare bruscamente, così ci superiamo e risuperiamo diverse volte... Avete presente Celentano che si contende la fidanzata, Edwige Fenech nel film "Asso" in una gara podistica contro il rivale in amore? Ecco, sembravamo loro due, solo che non ci contendevamo la bella Edwige, solo la 727° piazza, appunto... Comunque il Celentano l'ho interpretato io, passando il rivale poco prima del traguardo, supportato dagli amici Gianni Parodi e Santos Martini, che mi attendono tutti gli anni, simpaticamente, al traguardo accompagnandomi negli ultimi 2-300 metri. Scopro poi che il "rivale" era un Boero come me, Vittorio, torinese di vent'anni "meno giovane", ma comunque scattante!

Il prossimo anno cercherò ancora di rosicchiare questi benedetti 10 min. Per quest'anno é andata bene così! Purtroppo non ho da suggerire qualche posto per mangiare bene e spender poco a Sanremo, mi permetto quindi di suggerire la mia rivisitazione dello "Zemin", la tipica zuppa di ceci nella versione che io preferisco, cioé con il pesce.

Inngredienti per 4 persone: 250gr. di carote, 1 cipolla, 250 gr. di patate, 1 gambo di sedano, 4-5 bietole, 1 barattolo di ceci, olio d'oliva, sale q.b. o dado da brodo, 1 lit. d'acqua, 250 gr. di pane, 250 gr. di totani o seppie, 250 gr. di nasello, 1 bicchiere di vino bianco, un pò di rosmarino.

Tagliare tutte le verdure, escluse le bietole, a dadini e versarle in un pentola capiente, aggiungere l'olio e soffriggere il tutto. Aggiungere il dado da brodo od il sale grosso, dopodiché le bietole tagliate molto fini (io uso anche il gambo) ed i totani tagliati ad anelli, insieme al bicchiere di vino bianco.
Controllare che i totani siano a cottura quasi ultimata (basta pungerli con lo stecchino o... assaggiarli!) Aggiungere quindi i ceci e l'acqua, oltre al nasello tagliato a rondelle. Bastano pochi minuti per ultimare la cottura, altrimenti il nasello si sfalda. Servire la zuppa coi crostini, che io preparo solitamente tagliando il pane a dadini e passandolo pochi minuti in padella con olio d'oliva e rosmarino.

Sperando sia di vostro gradimento, soprattutto dopo una mezza maratona per reintegrare i sali minerali!

Alla prossima...

lunedì 25 gennaio 2010

1°tappa: Maratona di Ravenna (08/11/2009)



345° Classificato: BOERO MARCO. Real time: 5.31.38 Min.al km:7.52 Passaggio Km 21°:2.25.22 Passaggio km 30°:3.52.30 Società sportiva: S.C.Genova del Cai sez.Ligure.

Inizia qui la cronaca semiseria delle mie imprese gastronomico-sportive... Giunto ormai alla piena maturità (i questionari sociologici indicano come termine dell'età giovanile i 35 anni!)credo di aver risolto definitivamente il mio conflitto interiore fra le mie principali passioni: lo sport e la buona tavola... Come da titolo del blog, cioé un gioco di parolole, la sintesi fra il "Trofeo scarpaza", molto ambito fra i podisti romagnoli e la scarpetta... quella che amo fare altermine di ogni portata!
Sono giunto infatti ad un sano compromesso: dedicarsi con passione ed equilibrio ad entrambi, le esagerazioni son sempre deleterie! Quindi: mai sfondarsi di leccornie ma neppure di addominali!

Iniziamo dall'impresa sportiva recente più signifaicativa: LA MIA PRIMA MARATONA NEL GIORNO DEL MIO 36°COMPLEANNO (ingresso ufficiale per le statistiche nell'età adulta...)

Sotto una pioggia scrosciante per quasi tutti i i 42 km e tot. metri di percorso, con lo stemma della squadra calcistica per cui tifo cucito sulla maglia e sul berretto, con n°2 barrette energetiche, n°2 gel energetici, 33 cl di sali minerali liquidi (oltre agli 80kg circa del mio corpicino...) ho portato a termine l'impresa con una discreta soddisfazione (il tempo non m'interessa, provo godimento semplicemente raggiungendo il traguardo!)

Il mio allenamento, fatto di 2-3 uscite settimanali di corsa della durata di 1h-1,30h. ciascuna, iniziato due mesi prima, era solo per arrivare in fondo, ed alla visita medico sportiva non sono stato "fermato"... Del resto mi é più facile portare a termine la maratona che scendere sotto gli 80 kg, come imposto dal dottore per la visita prevista per il prossimo anno (programmata per l'ottobre 2010, ma sono già in ansia ora!)

Non ci sono stati particolari momenti di crisi, peccato per il tempo infame che ha impedito alle mie uniche tifose (moglie e figlia...)di attendermi al passaggio dei 10 km nel bellissimo centro storico della mia città adottiva: RAVENNA... Città accogliente, che sto amando giorno per giorno, anche se... SUN ZENEIZE E NU GHE MOLLU!!!

Le gambe andavano da sole, e fino al 30°km sono andato bene, in compagnia di un faentino che punta, vero coraggioso, alla 100 km del passatore (Firenze-Faenza... Cose che noi umani non osiamo neppure immaginare!) Poi un lento e graduale languire per quasi 10 km... Cosa posso farci? Accetto la crisi serenamente, come credo si debba fare e trotterello ascoltando la musica del mio mp3 (altro peso che mi portavo appresso... Uno sherpa più che un maratoneta!)

Poi, a 5 km dall'arrivo, esce fuori quel poco di spirito competitivo che alberga in me e non accetto di essere superato da una famiglia intera trotterellante più di me: padre, madre e due figlie in fila indiana che si davano cambi regolari (questa sì che é una famiglia modello!)
Mi accodo, senza dare cambi (infame...) e dopo aver preso il loro ritmo vado aumentando fino all'arrivo.

La pioggia finalmente era cessata e raggiungo il traguardo in solitaria, accolto dallo speaker che canta "Happy birthday to you!
Una giornata davvero speciale, completata dalla vittoria del Grifone sul Siena nel pomeriggio e dai festeggiamenti per il mio compleanno...

E qui veniamo alla parte più importante del post: il consiglio gastronomico!
La cena appunto, presso il ristorante "CA' VINONA" di Lido Adriano (RAVENNA).
Si consigliano gli strozzapreti conditi con zucchine e salmone oppure radicchio e pancetta, un secondo qualsiasi di carne (io consiglio il castrato ai ferri) o di pesce (il fritto misto é di quantità e qualità notevole) con contorno di patate al forno o insalata mista, il tutto innaffiato da un buon sangiovese rosso o trebbiano bianco (a seconda della scelta carne o pesce), per i golosi marcarpone (così chiamata in romagna una crema composta di mascarpone, uova, zucchero e cacao), caffé e nocino, il tutto a 20-25 euro (menù di pesce un pò più caro rispetto a quello di carne.)

Non propriamente una cena da atleta, quale io non sono, ma per il proprio compleanno si può fare uno strappo alla regola, no?!?

COMMENTO INVIATO VIA E-MAIL DALL'AMICO STEFANO CANEPA: "Caro bove, ho letto con grande piacere i tuoi articoli gastrosportivi!! ti faccio i miei piu' grandi complimenti perche' riuscire a fare una maratona intera la considero un'impresa davvero notevole!!!

Gia' che ci sono mi permetto di narrare anche un piccolo aneddoto che ti riguarda ai tuoi amici (e al contempo facendotelo rivivere..)

Anni fa sono stato ingaggiato in una gara podistica (Morego, ricordi Bove?) di breve lunghezza in qualita' di segnalatore di strada (praticamente una freccia..).

il mio ruolo consisteva nel segnalare agli atleti la strada corretta all'altezza di un bivio.

lo scenario era questo. Io vedevo arrivare gli atleti che a 200 - 300 metri da me svoltavano in uno sterrato nascosto alla mia vista che in circa tre-quattro minuti li portava esattamente da me. Di qui io li indirizzavo.

Dopo un po' che la gara era iniziata vedo spuntare il buon Marco con il suo caratteristico incedere (allora non si addobbava ancora con i penosi colori della sua squadra). Dopo aver svoltato attendo impaziente il suo arrivo ma niente.. di lui nessuna traccia per almeno un quarto d'ora!! quando stavo per allertare il 118, la protezione civile e quant'altro lo vedo spuntare sempre con il solito ritmo. Cos'era succcesso?

Nel tratto che io non vedevo c'era il punto di ristoro, e Marco penso si sia seduto a tavola (non so il menu, ma almeno due trenette deve averle mangiate...).. che atleta!!!"