lunedì 7 novembre 2016

La corsa continua... Seguendo i passi di San Martino.



Riprendo dopo qualche anno il vecchio blog del "Tropfeo scarpetta", facendomi un piccolo regalo di compleanno... L'incostanza é il mio mestiere, non so se sarà l'occasione per ricominciare a scrivere con più regolarità.Intanto iniziamo a scrivere questo post, poi si vedrà... Un passo alla volta, come nel podismo!
Si avvicina la mezza maratona di Ravenna, domenica 13 novembre prossimo, con una scarsa preparazione... Come al solito, giusto per arrivare in fondo e godersi una bella città come Ravenna, che prendo un po' in giro da buon genovese mugugnone, ma a cui voglio un gran bene, per tutto ciò che mi ha dato in questi 10 anni di vita romagnola.

L'8 novembre é una data importante, non solo perché ha dato i natali a me ed a Chris Martin, cantante e leader dei Coldplay, famoso gruppo pop londinese (astenersi dal fare paragoni, please) ma anche per la fine del percorso terreno di un grande santo, a mio parere. San Martino di Tours. Nato nel 316 circa a Sabaria Sicca (odierna Szombathely, in Ungheria) un avamposto dell'impero romano alle frontiere con la Pannonia, si fa ricordare per il suo celebre gesto della con-divisione del mantello con un povero mendicante, all'inizio della sua conversione, quando svolgeva servizio come giovane milite delle "Scholae imperiali" romane, corpo scelto di 5 000 unità perfettamente equipaggiate: disponeva quindi di un cavallo. Fu inviato in Gallia, presso la città di Amiens, nei pressi del confine, e lì passò la maggior parte della sua vita da soldato. Faceva parte, all'interno della guardia imperiale, di truppe non combattenti che garantivano l'ordine pubblico, la protezione della posta imperiale, il trasferimento dei prigionieri o la sicurezza di personaggi importanti.

In quanto "circitor", eseguiva la ronda di notte e l'ispezione dei posti di guardia, nonché la sorveglianza notturna delle guarnigioni. Durante una di queste ronde avvenne questo episodio che gli cambiò la vita (e che ancora oggi è quello più ricordato e più usato dall'iconografia). Nel rigido inverno del 335, Martino incontrò questo mendicante seminudo. Vedendolo sofferente, tagliò in due il suo mantello militare (la clamide bianca della guardia imperiale) e lo condivise con lui. La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare. In questo sogno udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. (Fonte Wikipedia)

Ciò che mi sono sempre chiesto é il perché Martino non abbia donato tutto il mantello, sentendo questa forte spinta verso i poveri. Come fece San Francesco ad esempio, che si spogliò completamente dei suoi beni, per staccarsi completamente dalle cose terrene e dedicare la propria vita esclusivamente a Dio. Non può essere soltanto perché la legge romana lo considerava proprietario della metà del mantello, pensando al grande santo che é diventato non avrebbe avuto problemi a trasgredire una legge che avesse ritenuto iniqua. Secondo me c'é dell'altro, c'é di più...

"Mc 12,28-34
28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» 29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". 31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». 32 Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo."

Ecco, nella divisione del mantello si compie, a mio parere, la parola "COME", di questo brano evangelico. C'é la condivisione, condividere i beni che si hanno, ed un pezzo piccolo o grande della nostra vita con il prossimo. E questo episodio della vita di San Martino mi ha legato molto a lui, ritrovandomi nella vita di ogni giorno a cercare il giusto equlibrio nella donazione di se stessi in maniera sana, riuscendo ad essere sempre, il più possibile, cristiani credibili, capaci di amare contemporaneamente se stessi ed il prossimo, in egual misura. Tanto per fare un esempio, é tipico per chi svolge come me un lavoro di cura, correre il rischio di conoscere il "burn-out", fase professionale nella quale hai bruciato tutte le tue risorse (le situazioni di disagio, con le quali ci confrontiamo noi educatori, ne richiedono molte) e non hai più nulla da dare. Sicuramente una via maestra per un cristiano, per ricaricarsi, é la preghiera ma senza dimenticare la propria umanità, che ha bisogno di essere alimentata in varie forme. Quindi la necessità di avere cura di se stessi, del probrio tempo. Fare begli incontri, belle passeggiate, corse nei migliori paesaggi della propria terra... Ognuno deve trovate il suo modo, ma ricordiamoci che siamo responsabili della vita che viviamo, e dobbiamo viverla in mezzo agli altri. Ciò che San Martino c'insegna, a mio parere é: "Abbi cura di te stesso, senza dimenticarti del prossimo che incontri per la strada. E' tuo fratello!"

Termino questo mio "predicozzo" saltando direttamente al termine del percorso terreno di San Martino. Questo "piccolo guerriero" (dall'etimologia del suo nome, Marte era il dio romano della guerra), che non usò mai la sua spada se non per tagliare quel mantello, morì l'8 novembre 397 a Candes-Saint-Martin, un placido paesino della Loira, visitato insieme a mia moglie Deborah, in viaggio di nozze nel settembre 2007. Si era recato lì per mettere pace tra il clero locale, ormai ottantenne, sfibrato per una lunga vita di contemplazione ed azione, essendo tra i precursori del monachesimo ed anche instancabile evangelizzatore, soprattutto nelle campagne, allora completamente abbandonate al loro destino (un po' come certe periferie delle nostre città, oggi...) Portò al termine questa ultima impresa, grazie alle sue doti innate nell'aiutare i fratelli in disaccordo a parlarsi. Altro dono di cui il santo era dotato, motivo per cui Martino girò mezza europa per fare da pacere, riuscendo a creare ponti di dialogo fra le persone.

Difficile non pensare a ciò che la Chiesa Cattolica sta vivendo in questo tempo storico, nella presunta o reale divisione fra cattolici "conservatori" e "modernisti".
Un esempio di questa divisione é cronaca dei nostri giorni. L'ormai celebre catechesi del teologo domenicano, Padre Cavalcoli, durante una trasmissione dell'emittente "Radio Maria" ha avuto forte risalto nella stampa nazionale a causa della correlazione espressa (per alcuni chiaramente, per altri meno) fra eventi catastrofici come il terremoto che ha colpito il centro Italia a più riprese quest'anno, e l'approvazione nella legislazione italiana di leggi che non seguono la cosiddetta "legge naturale", come ad esempio le unioni civili.

Ognuno può e deve farsi la sua opinione sulla vicenda, ciascuno é dotato di una propria coscienza, ed é in grado di discernere autonommente, con i mezzi che ha a disposizione.
Consiglio, per farsi un'opinione corretta, la trascrizione integrale riportata sul sito dell'emittente che ha ospitato la rubrica di P. Cavalcoli, ora sopspesa
(sito: www.radiomaria.it) e la notizia riportata dal quotidiano online de "La Stampa" (altri quotidiani o settimanali sono stati molto più imprecisi e poco professionali, a mio avviso), che contiene anche l'audio del passaggio principale di questa sua lunga dissertazione.

Come cristiano mi sento di fare le mie scuse soprattutto per la domanda che é stata posta dall'ascoltatore, probabilmente cattolico come me... Il solo pensare una cosa del genere, a me, mette i brividi. Pensare che il nostro Dio colpisca indistintamente per eventuali colpe, magari commesse da altri, mi rattrista. Penso che sia una tentazione da tenere lontana, almeno per quella che é la mia vita di fede. Quanto alla risposta data dal domenicano, come ripeto, ognuno deve farsi la sua opinione.

Dopo essermi documentato e confrontato con vari amici sui social network, che dispongono di una cultura teologica più ampia della mia (non ci vuole molto...), sono giunto a quello che é il nocciolo della questione, secondo me. Che si riduce, come spesso accade, ad un problema di linguaggio. P. Cavalcoli sostiene di non essere stato compreso bene, di aver fatto un discorso nel solco della tradizione cattolica, senza aver messo in correlazione diretta il mancato rispetto della legge naturale ed i terremoti come castigo divino. Io voglio credere nelle sue buone intenzioni, anche se dalle sue parole, da me ascoltate nella registrazione de "La Stampa", non si evince una presa di posizione netta che allontani dalla mente dell'ascoltatore quella che, secondo me, é davvero una tentazione. Quella di sottomettere Dio a a dinamiche educative molto terrene. Le dinamiche di rinforzo, positivo o negativo, noi educatori le conosciamo bene... Ma si tratta di concedere un premio alla fine di una attività, se fatta bene, od astenersi dal farlo se la persona che hai davati non collabora. Non di massacrarla se invece vuole fare tutt'altro! Un crisiano medio, credente e praticante come me, con cultura religiosa media, come la mia, per capire bene il concetto biblico di castigo, deve rileggersi il testo completo di P. Cavalcoli varie volte, confrontarsi con amici più esperti, prendere il vocabolario e cercare il termine "afflittivo" ed il suo contrario... Insomma, come direbbero gli amici romagnoli... "Che fadiga, burdel!" ("Che fatica ragazzi!" Traduzione per i non romagnoli...)

Allora, qual'é il problema fondamentale? La nostra "ignoranza" religiosa, come popolo di Dio da ri-evangelizzare, od il trovare un linguaggio che l'interlocutore possa capire? Penso che San Martino non abbia usato sempre lo stesso linguaggio, quando parlava con gli imperatori affinché non mettessero a morte gli eretici ariani, che pure contrastava, rispetto a quando evangelizzava le campagne della Gallia romana. Insomma, la domanda che mi pongo é la stessa che si pone l'amica, nonché teologa ravennate, Licia Lontani:

"Non varrebbe la pena utilizzare un linguaggio più aderente a quello comune, fuori dalle accademie?"

Secondo me si, considerando che quella era una trasmissione rdiofonica divulgativa, il linguaggio di P. Cavalcoli non era adeguato al contesto. Dobbiamo metterci in testa che siamo tornati ai tempi di San Martino, con una moltitudine da (ri)evangelizzare. Siamo noi che dobbiamo farci incontro al prossimo, anche col linguaggio, non viceversa.

Tranquillizzo eventuali followers, dal prossimo post tornerò ad occuparmi di corsa e di cucina, nello spirito di questo vecchio blog... Concedetemi questa divagazione cultural-religiosa... Come regalo di compleanno, appunto!
Buona vita e buona festa di S.Martino!

domenica 19 dicembre 2010

12° Tappa, Domenica 19/12/2010: Corriamo il Natale - Gara non competitiva (Km 11,6) - Ravenna.




Ennesimo classificato: Marco boero in 1h 08' 20'' (5'53'' al km)

Foto 1: I tre compagni di podismo e merende. Galli Maurizio (a sinistra), Boero Marco (a destra), Catte Stefano (accosciato) insieme a Natale Babbo (al centro).

Foto 2: Oggi la Bea, qui in una foto di un anno fa, ha chiesto a mia mamma: "Uv'é nonnoluciano?!?" In cielo, gli ha risposto, che ti guarda da una nuvoletta! Con lo stesso sguardo di questa foto, aggiungo io.

Come avranno intuito gli attenti lettori di questo blog, la mezza maratona di Voltana non ha portato i risultati sperati. Conclusa in 2h 9'30'', il muro delle due ore rimane intatto per questo 2010... Altrimenti avrei già scritto un bel post per celebrare l'evento!
Saltata anche la cena alla Pizzeria degli artisti causa dieta dissociata della mia cara moglie, dieta dalla quale mi... dissocio! Per me sta bene così, se poi mi diventasse nervosa per fame protesterei vibratamente!
In realtà tale nervosismo non affiora, la dieta si applica solo a giorni alterni ed a me sta bene così!
Resoconto breve dell'ultima gara podistica dell'anno per dire a tutti coloro che leggono questo blog, da parte mia e della mia famigliola: auguri sinceri per un sereno Natale ed un 2011 ricco di soddisfazioni!

Al via della classica "Corsa del panettone" (così conosciuta per il premio solitamente elargito), oltre al caro Stefano, anche un nuovo compagno di merende e podismo: Maurizio che afronta la gara con ottimo spirito sportivo, con calma ma dritto fino al traguardo!
Nella nostra piccola ed amichevole gara si é classificato primo Stefano, ormai ristabilito dal risentimento muscolare che l'ha tenuto fermo per tutta l'estate. Abbiamo fatto corsa assieme fino al 10°km, poi ha innestato il turbo e ci siamo rivisti al traguardo! Secondo: il redattore di questo blog, più attardato Maurizio che in questa bella manifestazione sportiva, come tante altre in romagna, ha potuto ritirare lo stesso premio di altri podisti più allenati di noi! Questa sì che é democrazia sportiva!

La prima edizione del "Trofeo scarpetta" si chiude qui, insieme a questo 2010 tutto sommato positivo per me e per la mia famiglia, nonostante la perdita del mio caro papà.
La corsa, per noi che siamo rimasti su questo suolo, continua... Si può rallentare, si può aumentare il passo, l'importante é cercare sempre di migliorare se stessi, senza vedere gli altri come "rivali" ma come compagni di corsa e di fatica!

Per questo correre, a piedi o con gli sci da fondo, é una bella parafrasi della vita, almeno per come la intendo io... Per questo credo non smetterò, per questo credo ci saranno altre belle corse da raccontare... Il prossimo anno, nella "Seconda edizione del trofeo scarpetta!

Ah dimenticavo, un cosiglio culinario... Visto le imminenti libagioni natalizie propongo un esperimento che é piaciuto in famiglia, e che tenterò di riproporre per il pranzo di Natale.
CROSTINI CON PATE'DI FEGATO ALLA VENEZIANA.
E' piaciuto anche a mia moglie che non ama molto il fagato, mentre io, considerato da molti persona pacata, preferisco mangiare fegato bovino piuttosto che mangiarmi il mio di fegato! Ed essendo soprannominato "Il Bove" dagli amici genovesi, siamo al limite del cannibalismo!
In poche parole, dopo aver cucinato il fegato alla veneziana (senza abbondare con le cipolle) lo si lascia raffreddare. Nel frattempo si preparano i crostini (io affetto una baguette, rosolando le fette sulla bistecchiera). Dopo aver disposto i crostini su di una teglia da forno li ungo con un cucchiaino d'olio ciascuno e li copro con un altro cucchiaino di fegato alla veneziana, precedentemente lavorato al mixer, trasformato quindi in paté (una specie di paté de fois gras dei poveri!)
5'' in forno a 200°C e si possono servire in tavola!
Al prossimo anno ed al prossimo post per le nuove tappe del "Trofeo scarpetta"... Insieme ai commenti dei parenti per quest'esperimento culinario!

lunedì 29 novembre 2010

Intermezzo epistolare: lettera a Roberto Saviano.





Caro Roberto,
ti scrivo come mi accade raramente, di notte, come quando ho qualcosa d'importante da
esprimere, e non posso proprio andare a dormire prima di averlo fatto.
L'emozione, dopo aver visto l'ultima puntata di "Vieni via con me", programma televisivo di cui sei stato protagonista principale, é stata grande, tanto che sei riuscito persino ad entrare in un blog che tratta quasi esclusivamente di sport e gastronomia... Complimenti!!!
Del resto, dopo aver assistito al monologo di Piero Grasso, od al tuo, nel quale hai informato persone come me, ignare fino ad oggi, su come funziona il voto di scambio e della libertà che toglie al cittadino chi lo propone, vale proprio la pena d'uscire un attimo fuori tema! Pazzesco, ad esempio, il terribile inganno di chi compra il tuo voto: in cambio di un favore, che di solito spetterebbe di diritto come cittadino, ti tolgono la libertà di controllo che il cittadino stesso ha nei confronti di chi ha votato! E di come intere elezioni possono essere manipolate da questo tipo di voto, spostando l'ago della bilancia da una o dall'altra parte, visto il sostanziale equilibrio che spesso si verifica!
Non che mi sia mai venuto in mente di andarmene da questo paese... Scherzando a volte dico che mi verrebbe voglia di trasferirmi nella vicina S.Marino, ma come disse l'altrettanto caro Giorgio Gaber in uno dei suoi tanti monologhi: "...a volte manca il coraggio per diventare vigliacchi... DEFINITIVAMENTE!" (Lui ipotizzava di fuggire in Svizzera... Da Milano é un attimo, come da Ravenna a S.Marino!)
Viene voglia, dopo averti ascoltato invece, di alzarsi dalla poltrona ed impeganrsi per questo paese. Senza fare nulla di particolare, cercando di rendere migliori i pochi centimetri quadrati che calpestiamo ad ogni passo. Impegnandosi nel proprio lavoro, per quei fortunati che ce l'hanno, difendendo la costituzione (davvero, il principale motivo d'orgoglio del mio essere italiano!)
Vien voglia semplicemente di continuare a camminare (o correre, ogni tanto, come nel mio caso) a testa alta per sollevare lo sguardo da certo marciume del nostro paese, non per far come niente fosse, ma per convincersi che questa "POVERA PATRIA", cantata da Battiato, possa tornare "A QUOTE PIU'NORMALI"!
E poi hai la prova vivente che le tue parole son vere: non fa paura chi dice certe cose, fa paura chi le ascolta... Infatti c'é un deficente che quasi alle 2 di notte scrive sul suo blog la sua indignazione come cittadino per quello che ha ascoltato stasera, e forse domani si sveglierà un poco migliore di come s'é coricato!
Una sola cosa non ho condiviso della tua-vostra linea editoriale.
Faccio una premessa.
Sono cattolico e membro della comunità Papa Giovanni XXIII, una fra le più attive affinché la vicenda di Eluana Englaro non arrivasse all'epilogo che tutti conosciamo. Ma qui non contesto la tua-vostra scelta di ospitare il padre di Eluana, Beppino Englaro, nella vostra trasmissione.
Insieme a certi valori di credente, tanto da aver condiviso il mio agire con quello della comunità di cui faccio parte, porto dentro anche quelli di mio padre, laico, che mi diceva spesso: "Rispetto le tue idee, ma non le condivido."
Ecco, io rispetto le idee del sig.Englaro, ma non le condivido, e ribadisco... Assoluto diritto da parte vostra di ospitare Beppino e la sua idea, altrettanto liberi di non dare spazio a chi porta avanti scelte differenti, nella stessa terribile situazione in cui s'é trovata la famiglia Englaro!
Nonostante ciò, chiedendoti un atto di coerenza, di cui un pò mi vergogno (come se non bastassero i sette uomini della scorta che ti seguono ovunque... Ma te lo dico proprio perché ti voglio bene!)
PERCHE' ANCHE MARONI NON E' RIMASTO FUORI DAI... MARONI!?!
Ecco, l'unica nota stonata della vostra bellissima trasmissione é stata questa, volendo fare l'avvocato del diavolo mi vien da pensare che i potenti, come l'onorevole Maroni, possono avere diritto di replica, quelli che hanno meno peso politico, come chi sceglie di assistere persone che vivono nella sofferenza, devono andare da Vespa!
Che io non ci sarei andato comunque, mi troverei a disagio affrontare certi argomenti nello stesso spazio televisivo dove, nella puntata dopo magari, si parla del "cinepanettone"!
E concludendo, ti porto poprio l'esempio che mi ha lasciato mio padre, il quale pur non condividendo certi miei ideali, s'é ritrovato poi a sostenermi nei sette anni in cui mi sono occupato di persone con disagio psichico, sempre per la comunità Papa Giovanni XXIII.
E di questo ne sono profondamente convinto, uomini di buona volontà possono e devono collaborare assieme, ognuno nel suo campo, anche provenendo da diverse ideologie!
Quindi... Vai avanti Roberto (intendo SAVIANO... Maroni ha il destino scritto nel suo cognome, per quanto mi riguarda!)
Continua per la tua strada, finché il coraggio ti sostiene, e spero che non ti venga mai meno. Avrai sempre persone attente, come me, ad ascoltare le tue storie, che sono provate da ciò a cui hai rinunciato per scriverle: la tua libertà. E penso tanti altri saranno pronti a non lasciarle cadere invano, a trarne forza per lottare in questo nostro "belpaese".
Dì pure anche cose che possono trovarmi in disaccordo... E perdona la mia ignoranza perché non sò dirti l'autore, a quest'ora della notte, di questa celebre frase:

"Non condivido la tua opinione, ma morirei affinché tu possa esprimerla!"

Buon cammino Roberto, augurandoti di poter tornare a far due passi nella tua Napoli! (Ma non con Fazio, sarete anche diventati amici ma sappi che non capisce niente di calcio... E' Sampdoriano!)

lunedì 15 novembre 2010

11°tappa: 30km Forlì - Ravenna, 14/11/2010.





Marco Boero (non classificato): Percorso terminato in 3h,5min,30sec.


L'Ombra Della Luce
Di Franco Battiato > Come Un Cammello In Una Grondaia (1991).

Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto,
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai,,.
Non mi abbandonare mai!
Perchè, le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi aneliti del cuore
sono solo l'ombra della luce,
Ricordami, come sono infelice
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perchè, la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l'ombra della luce.

http://www.youtube.com/watch?v=hTScilnHJJo

Essere squalificati, per la prima volta in Italia, per aver ascoltato questa canzone con l'i-pod, proprio mentre le forze fisiche vengono meno, e devi attingere a quelle mentali e spirituali per andare avanti, per arrivare al traguardo... Tutto questo non ha prezzo!

Ebbene sì... Ecco svelato il mistero del perché non sono stato inserito in classifica, la fotografa all'ultimo km mi aveva avvisato: "togli l'i-pod che ti squalificano!" Così ho fatto ma forse era troppo tardi... Del resto ero a conoscenza di questa norma, ma trovandola assurda non l'ho rispettata, e non la rispetterò neanche in futuro!
Io corro per il gusto di farlo, alla "velocità" di circa 6 min.al chilometro, ed ascoltare musica correndo fa parte di questo piacere, che nessuna norma mi potrà togliere.
Disponibile a correre nella categoria dei non competitivi per avere questo diritto, ma non tutte le gare podistiche prevedono questa possibilità per le distanze più lunghe ed allora... OBIETTO, DISOBBEDISCO, del resto ho già obiettato per cose più serie, quando per svolgere il servizio civile si doveva fare questa scelta!
Chissà che non si crei un piccolo movimento di cui, a titolo personale, faccio parte da tempo!
Sono quindi discretamente orgoglioso di far uso di doping potentissimo, che crea forte dipendenza, come la musica di Battiato, della Mannoia e compagnia bella (proprio bella, almeno per i miei gusti musicali!)

Almeno avessi avuto il gusto di far pipì nella provetta come gli atleti veri... Niente, neanche questa misera soddisfazione! Soddisfazioni che comunque non sono mancate, correndo al fianco del compagno (di merende) Stefano, entrambi con divisa rossoblù. Accomunati, oltre che dalla passione per la corsa e dall'attrazione per buona cucina, anche dal tifo calcistico per gli stessi colori, seppur le nostre squadre siano diverse.
Io Genoano, lui Cagliaritano... Caso vuole che proprio nel pomeriggio le nostre squadre giocavano contro, inevitabile che corressimo entrambi con le magliette delle due contendenti!
Era in forma il caro Stefano, nella "mezza" di Cotignola mi aveva lasciato partire al 5°km, stavolta devo ammettere di aver dovuto tirare dopo i rifornimenti (che lui saltava... io no...) per riprenderlo!
Così, al 21°km, sospinto da tanta lepre, ho scoperto di aver fatto il mio nuovo record personale sulla mezza maratona: 2h, 3min e 33sec. Purtroppo mancavano ancora 9km al traguardo ed il mio fisico non é molto abituato ad andare oltre la mezza maratona... Infatti al 22°km s'é spenta improvvisamente la luce e, rallentando vistosamente, ho stretto i denti per arrivare al traguardo... (Aiutato dall'amico etneo Franco, come già detto!)
Il buon Stefano, che diceva di accusare fastidio ad un piede (probabilmente vero... Fosse stato solo per non infierire l'ho apprezzato, amico mio!) mi aspettava di tanto in tanto, fino all'ultimo km.
Però, da vera carogna quale sono (sportivamente parlando!) non ho resisto alla dipendenza da sprint sotto il traguardo...ed ho sprintato, bruciando virtualmente il caro amico al traguardo!
Dico virtualmente a causa della mia prima squalifica per "doping" musicale!
Ma la mia carriera sportiva non finisce di certo qua... Ingolosito dal muro delle 2h quasi abbattuto sulla mezza maratona temo che verrò meno alla promessa di terminare qui il 1°trofeo scarpetta, aggiornando i lettori ad un'ultima tappa: la mezza maratona in programma il 5 dicembre prossimo a Voltana(RA).
Voltana... Dove si può gustare una pizza molto particolare alla "Pizzeria degli artisti", in piazza Dell' Unita', la preferita di mia moglie!
Dove la porterò, per ringraziarla... Perché se posso concedermi questi svaghi sportivi é merito suo! E' lei che governa la baracca mentre il babbo si diletta in queste cose... Sembra scontato, ma comunque doveroso, mettere anche per iscritto il mio GRAZIE!




domenica 7 novembre 2010

10°Tappa: 35° giro dei gessi, Cesena (FC), 15,8 KM. Domenica 7/11/2010



















Marco Boero (categoria non competitivi) arrivato in 1h 38min 00sec.

I Venti del Cuore
< Da "I Treni A Vapore" (1992) di Fiorella Mannoia >

Campi di lavanda e l'auto che va
dietro quei cipressi la strada piegherà
e passata la collina chissà
se la casa come un tempo mi apparirà

Ed ogni volta che ti penso eri là
quel sorriso in tasca largo ed incredulo
quanti bimbi e cani avevi intorno
e che chiasso di colori al tramonto

...e i ricordi si confondono
là dove non vorrei
le memorie poi s'increspano
e non so più chi sei

E i venti del cuore soffiano
e gli angeli poi ci abbandonano
con la fame di volti e di parole
seguendo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore

E mi sembrava quasi un'eternità
che non salivo scalza sopra quel glicine
in penombra ti guardavo dormire
nei capelli tutti i nidi d'aprile

...e le immagini si perdono
fermarle non potrei
e le pagine non svelano
chi eri e chi ora sei

E i venti del cuore soffiano
e gli angeli poi ci abbandonano
con la voglia di voci e di persone
seguiamo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore

Quando i venti del cuore soffiano
seguiamo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore.

Che bello correre in una mattina per niente autunnale, su e giù per i colli cesenati... Faticoso ma bello, ed anche divertente! La fatica di portare i miei 80 chiletti in salita si compensa col divertimento nel lasciarsi andare in discesa, sfruttando le leggi di newton e l'inerzia da esse scatenata!
Anche se non si potrebbe, perché considerato doping, mi concedo anche di ascoltare della buona musica col mio ipod... E ci mancherebbe fosse brutta, l'ho scelta io!
Bella come questa vecchia canzone di zia Fio, scritta da Piero Fabrizi, suo chitarrista storico e produttore. Parla dei bei ricordi che riaffiorarano, e ci mantengono legati ai luoghi ed alle persone.
I colli cesenati erano nuovi per me, ma ho saputo apprezzarli davvero oggi, così come apprezzo questa terra generosa che mi ha accolto...
Quanto alle persone importanti per me ho sentito, correndo oggi, di amarle profondamente. Amo mia moglie, amo mia figlia, amo la vita e colui che ce l'ha donata!
La corsa forse mi sta avvicinando a me stesso, ti ritrovi da solo con la tua fatica ma stimolato da questi bei panorami a trovare dentro di te le cose più profonde... In una giornata particolare come la vigilia del proprio 37°compleanno!
Il bilancio di questo 36°capitolo della mia vita posso davvero considerarlo positivo, ringraziando tutti coloro che stanno contribuendo a tutto questo!
Il bilancio sportivo direi anche, ho corso leggermente al di sopra dei 6 min.a km, ma tenendo conto dei continui saliscendi non posso dire d'esser deluso!
Un bella soddisfazione me l'ha data un occasionale compagno di fatica, un cinquantenne dal fisico asciutto che m'ha stretto la mano all'arrivo dicendo: "Te m'e fatt murir! Mi staccavi in discesa e ti facevi riprendere in salita... Ho tirato per starti dietro! Se perdi qualche chiletto poi vai come una scoreggia!" (Me lo dice anche l'amico Stefano, podista ravennate. Dev'essere un modo di dire tipicamente romagnolo!)
Si sà, la bilancia é il mio vero avversario! Chissà se un giorno lo sconfiggerò, per il momento sono contento dei piccoli progressi fatti... Due anni fa arrivavo coi settantenni, l'anno scorso coi sessantenni, ora coi cinquantenni! Se tutto va bene il prossimo anno dovrei portarmi in pari, essendo quasi quarantenne!
A proposito di bilancia, stavolta non ho ristoranti da consigliare, voglio solo rendere onore a mia suocera, la Rosa da Civitella di Romagna... Che insieme alla sua amica Rosetta ha messo su un pranzo per noi parenti degno di un ristorante, e pure dei migliori! Paella alla valenciana (come da foto), sorbetto e frittura di pesce con insalata. (Sarà dura togliersi 'sti chili con la famiglia che mi ritrovo e la mia golosità, caro amico podista!)
Per finire torta di compleanno, il mio! Non bisogna dire il desiderio, perché altrimenti non si realizza... Ma io, francamente, non ho avuto nulla da chiedere, mi é venuta in mente solo una parola: GRAZIE!

lunedì 1 novembre 2010

9°Tappa. 15°Maratonina città di Cotignola (RA). 24/10/2010, h.9.30.




Ennesimo classificato (concorrente non competitivo, quindi non classificabile!): Marco Boero in 2h 07min e 07sec.

Come potete vedere, cari amici letori, son passati 5 mesi dall'ultima gara competitiva o superiore ai 10 km... Non é che son stato fermo, ho fatto cose, incontrato gente... Ho anche corso, sia per allenamento, sia in forma non competitiva, nelle classiche podistiche romagnole, sfruttando i percorsi dai 7 ai 10 km come allenamento per la mezza maratona (ripetendoli ben 2 volte!) ed abbattere il muro delle 2h. Che come vedete rimane ben saldo, perché d'estate, qui in romagna, ad ogni podistica corrisponde una sagra, quindi... Le calorie che sono state spese sono state anche subito reintegrate... Questa del resto é la mia filosofia sportiva!

Credo quindi che la mia carriera sportiva abbia raggiunto il suo equilibrio, continuo a praticarlo per stare bene, ma i miei risultati sono questi!

Il resto della vita intanto procede, e ringraziando Dio, progredisce... La Bea, angioletto della casa, cresce e cresce bene... Ormai dorme tranquillamente nella sua cameretta, sulla brandina perché il lettino non lo vuole neanche vedere! A due anni e mezzo é ormai emancipata, quando si sveglia fra le 2-3 di notte non chiama neanche più mamma o papà, chiama... TOPOLINO, pensando sia l'ora di alzarsi e vedere LA CASA DI TOPOLINO alla TV!

Il laboratorio protetto di avviamento al lavoro, dove svolgo l'atività di educatore, é in fase di ristrutturazione per diventare centro diurno, garantendo così ai ragazzi con handicap più grave di continuare ad usufruire del nostro servizio e, per mettermi al riparo da cambiamenti sul fronte delle qualifiche professionali mi sono iscritto fuori corso alla facoltà di scienze dell'educazione, a Torino, presso il polo di Savigliano(CN). Mi mancavano 6 esami prima di sposarmi, non ho chiesto il trasferimento perché avrei perso molti crediti formativi, e così farò lo studente pendolare, per cercare di laurearmi prima di mia figlia... Che cresce davvero in fretta e non c'é tanto da scherzare!

Il centro medico sportivo presso il quale facevo la visita annuale ha chiuso, quindi ho dovuto cambiare centro e medico... Come preannunciato non ho perso tutti i chili promessi, ma il nuovo medico non ha avuto niente da obiettare... Punto quindi al mantenimento, dei chili e dei risultati sportivi!

Venendo alla gara in questione ringrazio Stefano Catte, mio compagno di merende nonché di fatiche podistiche, il quale mi ha convinto ad iniziare con un "basso profilo" per cercare di aumentre nel finale.
Ho resistito fino al 5° km, poi mi sentivo bene nonostante 10 giorni d'inattività ed ho gradualmente aumentato l'andatura, completando i 20km in 2h precise... La crisi é comunque arrivata all'ultimo km, percorso in 7min al km, superato da cani e porci... con rispetto parlando! Ma comunque credo sia una tattica di gara più sensata, me la sono goduta di più, invece di fare i soliti 5-6 km finali in apnea!

Per recuperare le fatiche di Cotignola mi sono recato, in questo ultimo periodo, al ristorante "La Miseria" di Prada (RA), insieme a moglie e colleghi. Si mangia molto bene, alla romagnola, e si spende davvero una miseria... Provare per credere!
Alla prossima fatica... Nonché alla prossima mangiata!

domenica 30 maggio 2010

8°Tappa:25°Passeggiata in riva al mare,la "Corsa del sale",Pinarella di Cervia (RA),30 maggio 2010. CORSA NON COMPETITIVA.



Nella foto: Al centro, l'amico Maurizio nel giorno del suo 50° compleanno, insieme ad alcuni dei ragazzi del Laboratorio S.Francesco, per cui lavoro.


TEMPO DI PERCORRENZA.
Ore: 1
Minuti: 04
Secondi: 30
Metri: 12000

RISULTATO
Minuti/KM: 5.23
KM/h: 11.162

Per questo mese non ho fatto alcun tentativo di abbattimento del muro... Per chi legge questo blog per la prima volta mi riferisco al muro delle 2h nella mezza maratona, al quale sono vicino da un bel pò, ma non riesco a buttare giù!
Scrivo ugualmente qualche riga per questa bella podisctica, una delle più classiche della romagna, che si svolge in tarda primavera, tra due località molto belle come Pinarella e Cervia (RA), in gran parte nella pineta, a parte i due km conclusivi lungo la spiaggia.
Per la prima volta dopo la distorsione al ginocchio patita nel febbraio dell'anno scorso mi trascino qualche piccolo acciacco... Gli anni passano per tutti.
Nella mia prima podistica del mese, a Punta marina terme (RA) ho corso i 6800mt in 35min e 10 sec tenendo una media di 5 min e 10 sec al km... Probabilmente troppo pochi per la mia struttura fisica, infatti ho dovuto rallentare al 6°km per un dolorino dietro al ginocchio destro.
In conseguenza di ciò sono stato fermo per 10 giorni, ricominciando gradualmente perché appena cercavo di aumentare l'andatura mi si riproponeva il dolorino...
Ho comunque fatto altre 3 podistiche, con un passo più tranquillo, fra cui la 8 km di S.Pietro in Vincoli (RA) nell'ambito della festa dello sport, spingendo la carrozzina di un amico diversamente abile.
Colgo l'occasione per dedicare un pensiero al caro Maurizio, la cui sfrenata voglia di vivere lo rende una persona davvero speciale, fonte di esempio per tutti quelli che lo conoscono, tanto che devo correggermi... Non ero io che spingevo lui, era lui che tirava me col suo entusiasmo!

Anche se il dolorino era scomparso mi sono quindi premunito con una fascia elastica al ginocchio destro, con l'intenzione di risparmiarmi un pò nei primi km, tenendo conto degli ultimi 2km lungo la spiaggia, che l'amico podista romagnolo Stefano mi ha preannunciato essere piuttosto duri.

Come al solito questa tattica di gara é rimasta nelle intenzioni, la corsa insieme agli altri podisti mi spinge sempre a forzare sin dall'inizio, ma stavolta non potevo proprio farne a meno... Avevo come lepre una concorrente che mi ricordava vagamente la ragazza del depliant di questa bella corsa!
Al 5° km mi sono ricordato di essere anche vagamente sposato e l'ho lasciata andare... Mia moglie non legge spesso il mio blog ma ci tengo a precisare, dolce amore della vita mia, che é un pò come veder sfrecciare una Ferrari... A me non verrebbe mai in mente di possederne mai una, ma un'occhiatina non si può proprio fare a meno di darla!
Come detto ho lasciato andare la "lepre" al 5km, anche perché ormai aveva cambiato il passo, godendomi il fresco della pineta per altri 5km, per ritrovare poi le energie nel tratto lungo la spiaggia, dove ho recuperato diverse posizioni, mantenendole più o meno fino all'arrivo, dove ho fatto l'ennesimo... Sprint contro un cinquantenne!
Siamo arrivati praticamente insieme, stringendoci poi la mano dopo l'arrivo: é questo lo spirito che mi piace in queste manifestazioni, un pò di sano agonismo c'é, ma in queste podistiche romagnole siamo praticamente tutti amici, anche senza sapere il nome di chi ti corre a fianco!

Al termine di ogni corsa mi prende sempre un pò di eozione, ovviamente affiora qualche ricordo di mio padre e come nei post partita del mio Genoa, c'é la tristezza di non poter telefonare a quello che era, ed é, il mio primo tifoso, nello sport ma soprattutto nella vita!
Quell'emozione mi fa pensare che, in fondo, riusciamo a "sentirci" lo stesso e che la vita continua... Prima dell'inizio della podistica c'erano i "cuccioli" che correvano i 400mt nella vicina pista d'atletica... Forse un giorno porterò anche la mia Beatrice e da lassù, nonno Luciano insieme a nonno Lorenzo faranno il tifo per lei!!!

In conclusione della bellissima giornata tutti i Boero-Piolanti fuori a pranzo, in un ottimo locale che mi sento di consigliare: Ristorante pizzeria "Il pirata" di corso Colombo a Cervia(RA). Pranzo a base di pesce, annaffiato da bianco frizzante e concluso col classico sorbetto, 23 euri a testa in un bel locale e personale molto cortese!