domenica 19 dicembre 2010

12° Tappa, Domenica 19/12/2010: Corriamo il Natale - Gara non competitiva (Km 11,6) - Ravenna.




Ennesimo classificato: Marco boero in 1h 08' 20'' (5'53'' al km)

Foto 1: I tre compagni di podismo e merende. Galli Maurizio (a sinistra), Boero Marco (a destra), Catte Stefano (accosciato) insieme a Natale Babbo (al centro).

Foto 2: Oggi la Bea, qui in una foto di un anno fa, ha chiesto a mia mamma: "Uv'é nonnoluciano?!?" In cielo, gli ha risposto, che ti guarda da una nuvoletta! Con lo stesso sguardo di questa foto, aggiungo io.

Come avranno intuito gli attenti lettori di questo blog, la mezza maratona di Voltana non ha portato i risultati sperati. Conclusa in 2h 9'30'', il muro delle due ore rimane intatto per questo 2010... Altrimenti avrei già scritto un bel post per celebrare l'evento!
Saltata anche la cena alla Pizzeria degli artisti causa dieta dissociata della mia cara moglie, dieta dalla quale mi... dissocio! Per me sta bene così, se poi mi diventasse nervosa per fame protesterei vibratamente!
In realtà tale nervosismo non affiora, la dieta si applica solo a giorni alterni ed a me sta bene così!
Resoconto breve dell'ultima gara podistica dell'anno per dire a tutti coloro che leggono questo blog, da parte mia e della mia famigliola: auguri sinceri per un sereno Natale ed un 2011 ricco di soddisfazioni!

Al via della classica "Corsa del panettone" (così conosciuta per il premio solitamente elargito), oltre al caro Stefano, anche un nuovo compagno di merende e podismo: Maurizio che afronta la gara con ottimo spirito sportivo, con calma ma dritto fino al traguardo!
Nella nostra piccola ed amichevole gara si é classificato primo Stefano, ormai ristabilito dal risentimento muscolare che l'ha tenuto fermo per tutta l'estate. Abbiamo fatto corsa assieme fino al 10°km, poi ha innestato il turbo e ci siamo rivisti al traguardo! Secondo: il redattore di questo blog, più attardato Maurizio che in questa bella manifestazione sportiva, come tante altre in romagna, ha potuto ritirare lo stesso premio di altri podisti più allenati di noi! Questa sì che é democrazia sportiva!

La prima edizione del "Trofeo scarpetta" si chiude qui, insieme a questo 2010 tutto sommato positivo per me e per la mia famiglia, nonostante la perdita del mio caro papà.
La corsa, per noi che siamo rimasti su questo suolo, continua... Si può rallentare, si può aumentare il passo, l'importante é cercare sempre di migliorare se stessi, senza vedere gli altri come "rivali" ma come compagni di corsa e di fatica!

Per questo correre, a piedi o con gli sci da fondo, é una bella parafrasi della vita, almeno per come la intendo io... Per questo credo non smetterò, per questo credo ci saranno altre belle corse da raccontare... Il prossimo anno, nella "Seconda edizione del trofeo scarpetta!

Ah dimenticavo, un cosiglio culinario... Visto le imminenti libagioni natalizie propongo un esperimento che é piaciuto in famiglia, e che tenterò di riproporre per il pranzo di Natale.
CROSTINI CON PATE'DI FEGATO ALLA VENEZIANA.
E' piaciuto anche a mia moglie che non ama molto il fagato, mentre io, considerato da molti persona pacata, preferisco mangiare fegato bovino piuttosto che mangiarmi il mio di fegato! Ed essendo soprannominato "Il Bove" dagli amici genovesi, siamo al limite del cannibalismo!
In poche parole, dopo aver cucinato il fegato alla veneziana (senza abbondare con le cipolle) lo si lascia raffreddare. Nel frattempo si preparano i crostini (io affetto una baguette, rosolando le fette sulla bistecchiera). Dopo aver disposto i crostini su di una teglia da forno li ungo con un cucchiaino d'olio ciascuno e li copro con un altro cucchiaino di fegato alla veneziana, precedentemente lavorato al mixer, trasformato quindi in paté (una specie di paté de fois gras dei poveri!)
5'' in forno a 200°C e si possono servire in tavola!
Al prossimo anno ed al prossimo post per le nuove tappe del "Trofeo scarpetta"... Insieme ai commenti dei parenti per quest'esperimento culinario!

lunedì 29 novembre 2010

Intermezzo epistolare: lettera a Roberto Saviano.





Caro Roberto,
ti scrivo come mi accade raramente, di notte, come quando ho qualcosa d'importante da
esprimere, e non posso proprio andare a dormire prima di averlo fatto.
L'emozione, dopo aver visto l'ultima puntata di "Vieni via con me", programma televisivo di cui sei stato protagonista principale, é stata grande, tanto che sei riuscito persino ad entrare in un blog che tratta quasi esclusivamente di sport e gastronomia... Complimenti!!!
Del resto, dopo aver assistito al monologo di Piero Grasso, od al tuo, nel quale hai informato persone come me, ignare fino ad oggi, su come funziona il voto di scambio e della libertà che toglie al cittadino chi lo propone, vale proprio la pena d'uscire un attimo fuori tema! Pazzesco, ad esempio, il terribile inganno di chi compra il tuo voto: in cambio di un favore, che di solito spetterebbe di diritto come cittadino, ti tolgono la libertà di controllo che il cittadino stesso ha nei confronti di chi ha votato! E di come intere elezioni possono essere manipolate da questo tipo di voto, spostando l'ago della bilancia da una o dall'altra parte, visto il sostanziale equilibrio che spesso si verifica!
Non che mi sia mai venuto in mente di andarmene da questo paese... Scherzando a volte dico che mi verrebbe voglia di trasferirmi nella vicina S.Marino, ma come disse l'altrettanto caro Giorgio Gaber in uno dei suoi tanti monologhi: "...a volte manca il coraggio per diventare vigliacchi... DEFINITIVAMENTE!" (Lui ipotizzava di fuggire in Svizzera... Da Milano é un attimo, come da Ravenna a S.Marino!)
Viene voglia, dopo averti ascoltato invece, di alzarsi dalla poltrona ed impeganrsi per questo paese. Senza fare nulla di particolare, cercando di rendere migliori i pochi centimetri quadrati che calpestiamo ad ogni passo. Impegnandosi nel proprio lavoro, per quei fortunati che ce l'hanno, difendendo la costituzione (davvero, il principale motivo d'orgoglio del mio essere italiano!)
Vien voglia semplicemente di continuare a camminare (o correre, ogni tanto, come nel mio caso) a testa alta per sollevare lo sguardo da certo marciume del nostro paese, non per far come niente fosse, ma per convincersi che questa "POVERA PATRIA", cantata da Battiato, possa tornare "A QUOTE PIU'NORMALI"!
E poi hai la prova vivente che le tue parole son vere: non fa paura chi dice certe cose, fa paura chi le ascolta... Infatti c'é un deficente che quasi alle 2 di notte scrive sul suo blog la sua indignazione come cittadino per quello che ha ascoltato stasera, e forse domani si sveglierà un poco migliore di come s'é coricato!
Una sola cosa non ho condiviso della tua-vostra linea editoriale.
Faccio una premessa.
Sono cattolico e membro della comunità Papa Giovanni XXIII, una fra le più attive affinché la vicenda di Eluana Englaro non arrivasse all'epilogo che tutti conosciamo. Ma qui non contesto la tua-vostra scelta di ospitare il padre di Eluana, Beppino Englaro, nella vostra trasmissione.
Insieme a certi valori di credente, tanto da aver condiviso il mio agire con quello della comunità di cui faccio parte, porto dentro anche quelli di mio padre, laico, che mi diceva spesso: "Rispetto le tue idee, ma non le condivido."
Ecco, io rispetto le idee del sig.Englaro, ma non le condivido, e ribadisco... Assoluto diritto da parte vostra di ospitare Beppino e la sua idea, altrettanto liberi di non dare spazio a chi porta avanti scelte differenti, nella stessa terribile situazione in cui s'é trovata la famiglia Englaro!
Nonostante ciò, chiedendoti un atto di coerenza, di cui un pò mi vergogno (come se non bastassero i sette uomini della scorta che ti seguono ovunque... Ma te lo dico proprio perché ti voglio bene!)
PERCHE' ANCHE MARONI NON E' RIMASTO FUORI DAI... MARONI!?!
Ecco, l'unica nota stonata della vostra bellissima trasmissione é stata questa, volendo fare l'avvocato del diavolo mi vien da pensare che i potenti, come l'onorevole Maroni, possono avere diritto di replica, quelli che hanno meno peso politico, come chi sceglie di assistere persone che vivono nella sofferenza, devono andare da Vespa!
Che io non ci sarei andato comunque, mi troverei a disagio affrontare certi argomenti nello stesso spazio televisivo dove, nella puntata dopo magari, si parla del "cinepanettone"!
E concludendo, ti porto poprio l'esempio che mi ha lasciato mio padre, il quale pur non condividendo certi miei ideali, s'é ritrovato poi a sostenermi nei sette anni in cui mi sono occupato di persone con disagio psichico, sempre per la comunità Papa Giovanni XXIII.
E di questo ne sono profondamente convinto, uomini di buona volontà possono e devono collaborare assieme, ognuno nel suo campo, anche provenendo da diverse ideologie!
Quindi... Vai avanti Roberto (intendo SAVIANO... Maroni ha il destino scritto nel suo cognome, per quanto mi riguarda!)
Continua per la tua strada, finché il coraggio ti sostiene, e spero che non ti venga mai meno. Avrai sempre persone attente, come me, ad ascoltare le tue storie, che sono provate da ciò a cui hai rinunciato per scriverle: la tua libertà. E penso tanti altri saranno pronti a non lasciarle cadere invano, a trarne forza per lottare in questo nostro "belpaese".
Dì pure anche cose che possono trovarmi in disaccordo... E perdona la mia ignoranza perché non sò dirti l'autore, a quest'ora della notte, di questa celebre frase:

"Non condivido la tua opinione, ma morirei affinché tu possa esprimerla!"

Buon cammino Roberto, augurandoti di poter tornare a far due passi nella tua Napoli! (Ma non con Fazio, sarete anche diventati amici ma sappi che non capisce niente di calcio... E' Sampdoriano!)

lunedì 15 novembre 2010

11°tappa: 30km Forlì - Ravenna, 14/11/2010.





Marco Boero (non classificato): Percorso terminato in 3h,5min,30sec.


L'Ombra Della Luce
Di Franco Battiato > Come Un Cammello In Una Grondaia (1991).

Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto,
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai,,.
Non mi abbandonare mai!
Perchè, le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi aneliti del cuore
sono solo l'ombra della luce,
Ricordami, come sono infelice
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perchè, la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l'ombra della luce.

http://www.youtube.com/watch?v=hTScilnHJJo

Essere squalificati, per la prima volta in Italia, per aver ascoltato questa canzone con l'i-pod, proprio mentre le forze fisiche vengono meno, e devi attingere a quelle mentali e spirituali per andare avanti, per arrivare al traguardo... Tutto questo non ha prezzo!

Ebbene sì... Ecco svelato il mistero del perché non sono stato inserito in classifica, la fotografa all'ultimo km mi aveva avvisato: "togli l'i-pod che ti squalificano!" Così ho fatto ma forse era troppo tardi... Del resto ero a conoscenza di questa norma, ma trovandola assurda non l'ho rispettata, e non la rispetterò neanche in futuro!
Io corro per il gusto di farlo, alla "velocità" di circa 6 min.al chilometro, ed ascoltare musica correndo fa parte di questo piacere, che nessuna norma mi potrà togliere.
Disponibile a correre nella categoria dei non competitivi per avere questo diritto, ma non tutte le gare podistiche prevedono questa possibilità per le distanze più lunghe ed allora... OBIETTO, DISOBBEDISCO, del resto ho già obiettato per cose più serie, quando per svolgere il servizio civile si doveva fare questa scelta!
Chissà che non si crei un piccolo movimento di cui, a titolo personale, faccio parte da tempo!
Sono quindi discretamente orgoglioso di far uso di doping potentissimo, che crea forte dipendenza, come la musica di Battiato, della Mannoia e compagnia bella (proprio bella, almeno per i miei gusti musicali!)

Almeno avessi avuto il gusto di far pipì nella provetta come gli atleti veri... Niente, neanche questa misera soddisfazione! Soddisfazioni che comunque non sono mancate, correndo al fianco del compagno (di merende) Stefano, entrambi con divisa rossoblù. Accomunati, oltre che dalla passione per la corsa e dall'attrazione per buona cucina, anche dal tifo calcistico per gli stessi colori, seppur le nostre squadre siano diverse.
Io Genoano, lui Cagliaritano... Caso vuole che proprio nel pomeriggio le nostre squadre giocavano contro, inevitabile che corressimo entrambi con le magliette delle due contendenti!
Era in forma il caro Stefano, nella "mezza" di Cotignola mi aveva lasciato partire al 5°km, stavolta devo ammettere di aver dovuto tirare dopo i rifornimenti (che lui saltava... io no...) per riprenderlo!
Così, al 21°km, sospinto da tanta lepre, ho scoperto di aver fatto il mio nuovo record personale sulla mezza maratona: 2h, 3min e 33sec. Purtroppo mancavano ancora 9km al traguardo ed il mio fisico non é molto abituato ad andare oltre la mezza maratona... Infatti al 22°km s'é spenta improvvisamente la luce e, rallentando vistosamente, ho stretto i denti per arrivare al traguardo... (Aiutato dall'amico etneo Franco, come già detto!)
Il buon Stefano, che diceva di accusare fastidio ad un piede (probabilmente vero... Fosse stato solo per non infierire l'ho apprezzato, amico mio!) mi aspettava di tanto in tanto, fino all'ultimo km.
Però, da vera carogna quale sono (sportivamente parlando!) non ho resisto alla dipendenza da sprint sotto il traguardo...ed ho sprintato, bruciando virtualmente il caro amico al traguardo!
Dico virtualmente a causa della mia prima squalifica per "doping" musicale!
Ma la mia carriera sportiva non finisce di certo qua... Ingolosito dal muro delle 2h quasi abbattuto sulla mezza maratona temo che verrò meno alla promessa di terminare qui il 1°trofeo scarpetta, aggiornando i lettori ad un'ultima tappa: la mezza maratona in programma il 5 dicembre prossimo a Voltana(RA).
Voltana... Dove si può gustare una pizza molto particolare alla "Pizzeria degli artisti", in piazza Dell' Unita', la preferita di mia moglie!
Dove la porterò, per ringraziarla... Perché se posso concedermi questi svaghi sportivi é merito suo! E' lei che governa la baracca mentre il babbo si diletta in queste cose... Sembra scontato, ma comunque doveroso, mettere anche per iscritto il mio GRAZIE!




domenica 7 novembre 2010

10°Tappa: 35° giro dei gessi, Cesena (FC), 15,8 KM. Domenica 7/11/2010



















Marco Boero (categoria non competitivi) arrivato in 1h 38min 00sec.

I Venti del Cuore
< Da "I Treni A Vapore" (1992) di Fiorella Mannoia >

Campi di lavanda e l'auto che va
dietro quei cipressi la strada piegherà
e passata la collina chissà
se la casa come un tempo mi apparirà

Ed ogni volta che ti penso eri là
quel sorriso in tasca largo ed incredulo
quanti bimbi e cani avevi intorno
e che chiasso di colori al tramonto

...e i ricordi si confondono
là dove non vorrei
le memorie poi s'increspano
e non so più chi sei

E i venti del cuore soffiano
e gli angeli poi ci abbandonano
con la fame di volti e di parole
seguendo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore

E mi sembrava quasi un'eternità
che non salivo scalza sopra quel glicine
in penombra ti guardavo dormire
nei capelli tutti i nidi d'aprile

...e le immagini si perdono
fermarle non potrei
e le pagine non svelano
chi eri e chi ora sei

E i venti del cuore soffiano
e gli angeli poi ci abbandonano
con la voglia di voci e di persone
seguiamo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore

Quando i venti del cuore soffiano
seguiamo fantasmi d'amore
i nostri fantasmi d'amore.

Che bello correre in una mattina per niente autunnale, su e giù per i colli cesenati... Faticoso ma bello, ed anche divertente! La fatica di portare i miei 80 chiletti in salita si compensa col divertimento nel lasciarsi andare in discesa, sfruttando le leggi di newton e l'inerzia da esse scatenata!
Anche se non si potrebbe, perché considerato doping, mi concedo anche di ascoltare della buona musica col mio ipod... E ci mancherebbe fosse brutta, l'ho scelta io!
Bella come questa vecchia canzone di zia Fio, scritta da Piero Fabrizi, suo chitarrista storico e produttore. Parla dei bei ricordi che riaffiorarano, e ci mantengono legati ai luoghi ed alle persone.
I colli cesenati erano nuovi per me, ma ho saputo apprezzarli davvero oggi, così come apprezzo questa terra generosa che mi ha accolto...
Quanto alle persone importanti per me ho sentito, correndo oggi, di amarle profondamente. Amo mia moglie, amo mia figlia, amo la vita e colui che ce l'ha donata!
La corsa forse mi sta avvicinando a me stesso, ti ritrovi da solo con la tua fatica ma stimolato da questi bei panorami a trovare dentro di te le cose più profonde... In una giornata particolare come la vigilia del proprio 37°compleanno!
Il bilancio di questo 36°capitolo della mia vita posso davvero considerarlo positivo, ringraziando tutti coloro che stanno contribuendo a tutto questo!
Il bilancio sportivo direi anche, ho corso leggermente al di sopra dei 6 min.a km, ma tenendo conto dei continui saliscendi non posso dire d'esser deluso!
Un bella soddisfazione me l'ha data un occasionale compagno di fatica, un cinquantenne dal fisico asciutto che m'ha stretto la mano all'arrivo dicendo: "Te m'e fatt murir! Mi staccavi in discesa e ti facevi riprendere in salita... Ho tirato per starti dietro! Se perdi qualche chiletto poi vai come una scoreggia!" (Me lo dice anche l'amico Stefano, podista ravennate. Dev'essere un modo di dire tipicamente romagnolo!)
Si sà, la bilancia é il mio vero avversario! Chissà se un giorno lo sconfiggerò, per il momento sono contento dei piccoli progressi fatti... Due anni fa arrivavo coi settantenni, l'anno scorso coi sessantenni, ora coi cinquantenni! Se tutto va bene il prossimo anno dovrei portarmi in pari, essendo quasi quarantenne!
A proposito di bilancia, stavolta non ho ristoranti da consigliare, voglio solo rendere onore a mia suocera, la Rosa da Civitella di Romagna... Che insieme alla sua amica Rosetta ha messo su un pranzo per noi parenti degno di un ristorante, e pure dei migliori! Paella alla valenciana (come da foto), sorbetto e frittura di pesce con insalata. (Sarà dura togliersi 'sti chili con la famiglia che mi ritrovo e la mia golosità, caro amico podista!)
Per finire torta di compleanno, il mio! Non bisogna dire il desiderio, perché altrimenti non si realizza... Ma io, francamente, non ho avuto nulla da chiedere, mi é venuta in mente solo una parola: GRAZIE!

lunedì 1 novembre 2010

9°Tappa. 15°Maratonina città di Cotignola (RA). 24/10/2010, h.9.30.




Ennesimo classificato (concorrente non competitivo, quindi non classificabile!): Marco Boero in 2h 07min e 07sec.

Come potete vedere, cari amici letori, son passati 5 mesi dall'ultima gara competitiva o superiore ai 10 km... Non é che son stato fermo, ho fatto cose, incontrato gente... Ho anche corso, sia per allenamento, sia in forma non competitiva, nelle classiche podistiche romagnole, sfruttando i percorsi dai 7 ai 10 km come allenamento per la mezza maratona (ripetendoli ben 2 volte!) ed abbattere il muro delle 2h. Che come vedete rimane ben saldo, perché d'estate, qui in romagna, ad ogni podistica corrisponde una sagra, quindi... Le calorie che sono state spese sono state anche subito reintegrate... Questa del resto é la mia filosofia sportiva!

Credo quindi che la mia carriera sportiva abbia raggiunto il suo equilibrio, continuo a praticarlo per stare bene, ma i miei risultati sono questi!

Il resto della vita intanto procede, e ringraziando Dio, progredisce... La Bea, angioletto della casa, cresce e cresce bene... Ormai dorme tranquillamente nella sua cameretta, sulla brandina perché il lettino non lo vuole neanche vedere! A due anni e mezzo é ormai emancipata, quando si sveglia fra le 2-3 di notte non chiama neanche più mamma o papà, chiama... TOPOLINO, pensando sia l'ora di alzarsi e vedere LA CASA DI TOPOLINO alla TV!

Il laboratorio protetto di avviamento al lavoro, dove svolgo l'atività di educatore, é in fase di ristrutturazione per diventare centro diurno, garantendo così ai ragazzi con handicap più grave di continuare ad usufruire del nostro servizio e, per mettermi al riparo da cambiamenti sul fronte delle qualifiche professionali mi sono iscritto fuori corso alla facoltà di scienze dell'educazione, a Torino, presso il polo di Savigliano(CN). Mi mancavano 6 esami prima di sposarmi, non ho chiesto il trasferimento perché avrei perso molti crediti formativi, e così farò lo studente pendolare, per cercare di laurearmi prima di mia figlia... Che cresce davvero in fretta e non c'é tanto da scherzare!

Il centro medico sportivo presso il quale facevo la visita annuale ha chiuso, quindi ho dovuto cambiare centro e medico... Come preannunciato non ho perso tutti i chili promessi, ma il nuovo medico non ha avuto niente da obiettare... Punto quindi al mantenimento, dei chili e dei risultati sportivi!

Venendo alla gara in questione ringrazio Stefano Catte, mio compagno di merende nonché di fatiche podistiche, il quale mi ha convinto ad iniziare con un "basso profilo" per cercare di aumentre nel finale.
Ho resistito fino al 5° km, poi mi sentivo bene nonostante 10 giorni d'inattività ed ho gradualmente aumentato l'andatura, completando i 20km in 2h precise... La crisi é comunque arrivata all'ultimo km, percorso in 7min al km, superato da cani e porci... con rispetto parlando! Ma comunque credo sia una tattica di gara più sensata, me la sono goduta di più, invece di fare i soliti 5-6 km finali in apnea!

Per recuperare le fatiche di Cotignola mi sono recato, in questo ultimo periodo, al ristorante "La Miseria" di Prada (RA), insieme a moglie e colleghi. Si mangia molto bene, alla romagnola, e si spende davvero una miseria... Provare per credere!
Alla prossima fatica... Nonché alla prossima mangiata!

domenica 30 maggio 2010

8°Tappa:25°Passeggiata in riva al mare,la "Corsa del sale",Pinarella di Cervia (RA),30 maggio 2010. CORSA NON COMPETITIVA.



Nella foto: Al centro, l'amico Maurizio nel giorno del suo 50° compleanno, insieme ad alcuni dei ragazzi del Laboratorio S.Francesco, per cui lavoro.


TEMPO DI PERCORRENZA.
Ore: 1
Minuti: 04
Secondi: 30
Metri: 12000

RISULTATO
Minuti/KM: 5.23
KM/h: 11.162

Per questo mese non ho fatto alcun tentativo di abbattimento del muro... Per chi legge questo blog per la prima volta mi riferisco al muro delle 2h nella mezza maratona, al quale sono vicino da un bel pò, ma non riesco a buttare giù!
Scrivo ugualmente qualche riga per questa bella podisctica, una delle più classiche della romagna, che si svolge in tarda primavera, tra due località molto belle come Pinarella e Cervia (RA), in gran parte nella pineta, a parte i due km conclusivi lungo la spiaggia.
Per la prima volta dopo la distorsione al ginocchio patita nel febbraio dell'anno scorso mi trascino qualche piccolo acciacco... Gli anni passano per tutti.
Nella mia prima podistica del mese, a Punta marina terme (RA) ho corso i 6800mt in 35min e 10 sec tenendo una media di 5 min e 10 sec al km... Probabilmente troppo pochi per la mia struttura fisica, infatti ho dovuto rallentare al 6°km per un dolorino dietro al ginocchio destro.
In conseguenza di ciò sono stato fermo per 10 giorni, ricominciando gradualmente perché appena cercavo di aumentare l'andatura mi si riproponeva il dolorino...
Ho comunque fatto altre 3 podistiche, con un passo più tranquillo, fra cui la 8 km di S.Pietro in Vincoli (RA) nell'ambito della festa dello sport, spingendo la carrozzina di un amico diversamente abile.
Colgo l'occasione per dedicare un pensiero al caro Maurizio, la cui sfrenata voglia di vivere lo rende una persona davvero speciale, fonte di esempio per tutti quelli che lo conoscono, tanto che devo correggermi... Non ero io che spingevo lui, era lui che tirava me col suo entusiasmo!

Anche se il dolorino era scomparso mi sono quindi premunito con una fascia elastica al ginocchio destro, con l'intenzione di risparmiarmi un pò nei primi km, tenendo conto degli ultimi 2km lungo la spiaggia, che l'amico podista romagnolo Stefano mi ha preannunciato essere piuttosto duri.

Come al solito questa tattica di gara é rimasta nelle intenzioni, la corsa insieme agli altri podisti mi spinge sempre a forzare sin dall'inizio, ma stavolta non potevo proprio farne a meno... Avevo come lepre una concorrente che mi ricordava vagamente la ragazza del depliant di questa bella corsa!
Al 5° km mi sono ricordato di essere anche vagamente sposato e l'ho lasciata andare... Mia moglie non legge spesso il mio blog ma ci tengo a precisare, dolce amore della vita mia, che é un pò come veder sfrecciare una Ferrari... A me non verrebbe mai in mente di possederne mai una, ma un'occhiatina non si può proprio fare a meno di darla!
Come detto ho lasciato andare la "lepre" al 5km, anche perché ormai aveva cambiato il passo, godendomi il fresco della pineta per altri 5km, per ritrovare poi le energie nel tratto lungo la spiaggia, dove ho recuperato diverse posizioni, mantenendole più o meno fino all'arrivo, dove ho fatto l'ennesimo... Sprint contro un cinquantenne!
Siamo arrivati praticamente insieme, stringendoci poi la mano dopo l'arrivo: é questo lo spirito che mi piace in queste manifestazioni, un pò di sano agonismo c'é, ma in queste podistiche romagnole siamo praticamente tutti amici, anche senza sapere il nome di chi ti corre a fianco!

Al termine di ogni corsa mi prende sempre un pò di eozione, ovviamente affiora qualche ricordo di mio padre e come nei post partita del mio Genoa, c'é la tristezza di non poter telefonare a quello che era, ed é, il mio primo tifoso, nello sport ma soprattutto nella vita!
Quell'emozione mi fa pensare che, in fondo, riusciamo a "sentirci" lo stesso e che la vita continua... Prima dell'inizio della podistica c'erano i "cuccioli" che correvano i 400mt nella vicina pista d'atletica... Forse un giorno porterò anche la mia Beatrice e da lassù, nonno Luciano insieme a nonno Lorenzo faranno il tifo per lei!!!

In conclusione della bellissima giornata tutti i Boero-Piolanti fuori a pranzo, in un ottimo locale che mi sento di consigliare: Ristorante pizzeria "Il pirata" di corso Colombo a Cervia(RA). Pranzo a base di pesce, annaffiato da bianco frizzante e concluso col classico sorbetto, 23 euri a testa in un bel locale e personale molto cortese!

lunedì 19 aprile 2010

7° Tappa: 6°Edizione de "La mezza di Genova", 18 Aprile 2010. Km 21,097.


Posizione:1220° Pettorale:1028 BOERO MARCO Società:SC GENOVA CAI LIGURE. Real time:02:05:31

Ci siamo...
Era importante esserci: perché mio padre non c'era più, almeno fisicamente...
Perché la giornata era stupenda, perché si correva nella mia città: Genova!
Perché, come scrive e canta Ivano Fossati, Genova te la godi panoramicamente solo dal mare o dall'alto, e "la mezza di Genova" é l'unica occasione durante l'anno, per un pedone, di attraversare a piedi la strada sopraelevata Aldo Moro, osservando da posizione favorevole, con calma, il cuore della mia città.
Perché come disse in un'intervista un altro poeta e cantante della mia città, Fabrizio De André, ci sono mille motivi per andarsene da Genova, primo fra tutti trovare lavoro... Nel mio caso é solo il secondo motivo, dopo quello di crearmi una famiglia grazie ad una donna ed una terra molto accoglienti, ma distanti da Genova.
Qualunque siano i motivi per cui te ne devi andare, é la distanza che ti permette di riconciliarti con Genova, di amarla e tornarla spesso a trovare, perchè non puoi farne a meno.
Era importante per l'amicizia di Gianni, e ad un amico si può perdonare tutto, anche di aver fatto comparire quei ridicoli colori sul mio blog, nello spazio riservato ai lettori abituali.
Per tutti questi motivi eccomi alla partenza, coi miei soliti colori addosso e le mie scarpette rosse seminuove...
Volevo iscrivermi al settore podistico del cral Luigi Rum, in onore di mio padre, con il quale abbiamo trascorso tante belle giornate nel settore pesca sportiva, ma ho scoperto che chi ha portato avanti per anni questo sport in ambito portuale si é un pò stancato, a mio modo di vedere giustamente, della troppa competitività che ha pervaso questo ambito, anche a livello amatoriale.
Così, con la solita maglietta del capiano, mio capitano, Marco Rossi, ho potuto contare una ventina di "Forza Grifo" d'incitamento e mezza dozzina di bonari insulti e sfottò... Anche la matematica lo certifica, la maggioranza di Genova é rossoblù!!!
Questa volta avevo un grande alleato per tentare l'impresa di scendere sotto le 2 ore: l'amico Gianni appunto, che normalmente chiude la mezza maratona in 1 ora e 40 minuti circa, ma queta volta ha deciso di farla tranquillamente al mio passo essendo poco allenato ed avendo un problema, spero passeggero, ad un'anca.
Le sensazioni iniziali sono, come sempre positive. Riesco a tenere un buon ritmo con la chicca di attraversare luoghi per me molto significativi: Corso Italia, Albaro, Boccadasse... Sono i luoghi dove mio padre é nato e cresciuto, mia nonna infatti aveva un negozio di frutta e verdura in Albaro, e lui infatti si vantava del suo quartiere di nascita altolocato (tacendo sul fatto che il padre aveva riadattato il magazzino del negozio a civile abitazione...)
La prima, forte emozione, l'ho vissuta al primo attraversamento della strada sopraelevata, dove é stata scattata la foto inserita poco sopra, che mi ritrae insieme all'amico Gianni.
Appena mi si é aperto il panorama sul porto antico di Genova e sulla basilica di Carignano, il mio i-pod impostato sulla ripetizione casuale dei brani mi ha fatto ascoltare "Creuza de mà"...
Neanche il più abile dei registi poteva pensare una colonna sonora più adatta! E' la seconda volta che mi succede, é stato molto bello anche all'arrivo della millegrobbe di Lavarone, quando l'altoparlante diffondeva questa canzone mentre tagliavo il traguardo...
Non penso sia un caso, potrò girare il mondo ma sarò sempre legato con una corda "marsa d'egua e de sà" a questa città ed alle sue creuze!
Non vorrei apparire troppo legato al cliché dell'emigrante che rimane aggrappato con rimpianto ai suo luoghi d'origine. Io mi sento felice e realizzato dove sono, ma Genova sarà sempre importante per me, perché é il luogo dei miei affetti, ed essere sicuri nella direzione in cui si stà andando, per me significa trovare sicurezza nei luoghi da cui si proviene.
E' stato altrettanto bello, anche se emotivamente impegnativo, dopo il giro di boa della Fiumara, costeggiare S.Benigno ed il porto di Genova, dove mio padre lavorava. Questa volta un'altro brano, sempre in ripetizione casuale, mi ha toccato profondamente l'anima, e mi ha fatto molto bene...
E' come se mi avesse permesso di salutare mio padre, cosa che non ho avuto il tempo di fare considerando la sua partenza improvvisa.
Si trattava di "Aspettando l'estate", del maestro Franco Battiato, ed il testo recita così:

"L'allegrezza del vento fuga i cattivi pensieri
mentre ogni ombra fugge via, le giornate si accorciano.

La sera i fuochi inondano i dintorni di luce.

La tristezza non prevale su me
col canto la tengo lontana
le giornate si allungano
sto aspettando l'estate.

Anche se non ci sei tu sei sempre con me
per antiche abitudini
perchè ti rivedrò dovunque tu sia.

Aspettando l'estate all'ombra dell'ultimo sole
sospeso tra due alberi a immaginare
l'estasi dei momenti d'ozio
voglio riscoprire aspettando l'estate.

Anche se non ci sei tu sei sempre con me
e sono ancora sicuro che io ti rivedrò
dovunque tu sia."

La mia gara era praticamente finita...
Mancavano ancora 6 km e 97 metri, il muro delle 2 h. si poteva ancora abbattere ma avevo dato tutto e la doppia rampa per risalire sulla strada sopraelevata mi ha tolto ogni residua speranza di provarci, oltre a mozzarmi il fiato, e questa volta non per il panorama...
Ringrazio infinitamente Gianni che le ha tentate tutte, portandomi i sali minerali da bere, incitandomi continuamente (ma non ti ho sentito dire un solo: "forza Genoa", brutto doriano che non sei altro!) ma come al solito mi sono trascinato al traguardo.
Solo all'arrivo ho trovato lo spunto per non farmi superare da una ragazza, che non volevo mi stesse davanti... Il fotografo avrebbe potuto dimostrare che ci stavo provando, e non sapete quanto fa male il mattarello, tirato in testa dalle mogli romagnole ai mariti troppo arzilli (con le altre...)
Ho così eguagliato il mio tempo personale raggiunto alla "Valli e pinete" di Ravenna ma penso di continuare con la mia tattica di gara. Ho notato che si stà allungando il tratto in cui riesco a tenere un buon ritmo, se riuscissi a tenerlo fino al 20° km sarebbe fatta...
Forse ci vorrebbe qualche allenamento lungo in più (un ora e mezza di corsa invece di una soltanto!) Se la vita mi concedesse questo lusso sarebbe il massimo, altrimenti va benissimo così, giornate come questa sono comunque da ricordare!
E per finire il solito consiglio gastronomico: questa volta doppio.
Tornando dalla mezza maratona di Genova, per chi prosegue in direzione La spezia, consiglio la trattoria Dilly, proprio a fianco dell'ingrasso (Oops... Volevo dire "ingresso"... Il più classico dei lapsus Freudiani!) dei cantieri navali di Riva Trigoso (GE).
Chiedete di Cinzia, mia cugina nonché proprietaria del locale insieme al marito, vi tratterà benissimo, sia che siate orientati sul menù di carne che su quello di pesce.
Se invece siete decisamente orientati verso il menù di pesce potete andare al ristorante "La Vela" di Moneglia, l'ultimo comune a levante della provincia di Genova.
Si consigliano le acciughe, di cui sono particolarmente goloso, cucinate in tutti i modi, e ne approfitto per ringraziare tutto il personale del locale: dalla proprietaria al cameriere, che ci hanno ospitato nei giorni successivi al lutto vissuto in famiglia e che sono stati gentilissimi, facendo sentire la loro vicinanza che abbiamo percepito veramente sincera, non solo perché eravamo clienti!
Perdonateci, noi liguri... Spesso siamo chiusi e spigolosi come la terra su cui siamo cresciuti! Ma non mancano le eccezioni come questa, e se lo dice mia moglie, romagnola al 100%...

mercoledì 14 aprile 2010

6° Tappa: 28°Giro della Turaza. Porto fuori (RA), 28/03/2010.Km 21,097, gara non competitiva, terminata in 2h. 07min. 30sec.













Eccomi, come programmato, ad un nuovo tentativo di avvicinamento all'abbattimento del muro... Ci sono voluti 40 anni per abbattere il muro di Berlino, spero di mettercene molti meno per scendere sotto le 2h per terminare una mezza maratona!
Giornata finalmente primaverile, dopo un lungo inverno, mi presento in anticipo di circa un'ora, avendo così tutto il tempo di ritirare il premio di partecipazione: un gustoso, freschissimo e chilometrico salamino... Forte é la tentazione di comprare uno sfilatino nel supermercato vicino alla partenza per rinforzare la colazione, ma mi sovviene il muro da abbattere... Rinuncio e preferisco fare un buon riscaldamento, molto utile ad un corpulendo "diesel" quale io sono.
Grazie ad una mezz'ora di corsetta lenta e qualche esercizio preparatorio la partenza é stata una bomba: viaggio sui 5min. e 45sec. a km, mantenendo l'andatura fino a metà gara, quando mi presento con un margine di 5 min. abbondanti sul calcolo fatto per poter arrivare al 20° km col tempo sufficiente per gestire le risorse, dando fondo a tutte le energie e provare a compiere l'impresa...
Almeno mentalmente ho memorizzato quale sarebbe il ritmo da tenere per farcela, uso il condizionele perche dopo l'11° km avviene sempre il calo, oserei dire fisiologico... Non sò se é uno sbaglio tattico e se imponedomi di stare sui 6 min. al km nella prima metà posso poi sperare di invertire le tendenza e recuperare alla grande nella seconda parte. Si accettano consigli...
Stà di fatto che nella seconda parte c'é stato nuovamente il cedimento, anche se più contenuto come nella "Valli e pinete", tanto da chiuderla con un tempo quasi identico. Il giro della turaza, inoltre, é molto bello dal punto di vista panoramico (si corre per lunghi tratti sugli argini dei "fiumi riuniti" fra Porto fuori, Lido di Dante e Lido Adriano, nel ravennate, oltre che nella pineta di Lido di Dante) ma lo strerrato non agevola sicuramente la velocità della corsa, almeno per quello che sono i miei gusti (probabilmente erano più contente le mie ginocchia!)
Insomma, già al 15° km mi sono accorto che questa non era "la mia volta", ma ogni podistica o mezza maratona é anche un buon allenamento per quella successiva, quindi va bene così.
Mi stò anche appassionando a questa distanza, penso di ridimensionare i miei impegni nelle distanze maggiori come la maratona, facendone solo una all'anno, giusto per provare, perché dal 30° km in poi si soffre e basta... Se non ci si diverte pernso proprio non ne valga la pena!
All'arrivo le solite quattro chiacchiere con gli altri abitudinari delle podistiche romagnole, fra cui un podista di Russi che corre sempre, estate primavera autunno ed inverno con canottiera, pantaloncini e fascia tergi sudore... Temerario!
Sfotteva un pò, ma simpaticamente, per la mia maglia, una delle tante della mia squadra del cuore, per il fatto che non vinciamo niente da circa novantanni!
Ho risposto che non disperavo di vincere qualcosa prima di smettere di correre (conto di farlo fino a 90 anni circa...)e che comunque ero fiero di conoscere qualcuno che, Genoano come me, aveva visto un capitano del Genoa alzare un trofeo...
Aveva sei mesi mio padre quando il Genoa vinse la sua unica coppa Italia, ma questo non ditelo all'amico podista romagnolo...


...é stata quella l'ultima volta in cui ho parlato di mio padre quand'era ancora in vita, ne ho parlato da Genoano e penso che sia stato contento di questo...


Ha fatto appena in tempo a votare, come il premier di Arcore ha chiesto a tutti i moderati (penso che te la stai ridendo ancora adesso per questo, caro papà!) e te ne sei andato improvvisamente l'indomani, lunedì 29 marzo 2010, a mezzogiorno, per colpa di un infarto, come accadde a tuo padre...
Dev'essere stata più dura per te, avevi solo 21 anni e dovevi partire per militare. Sò che al tuo ritorno ti sei chiuso un pò in te stesso ma gli amici e tuo fratello ti hanno aiutato molto, portandoti spesso fuori, soprattutto per seguire il Genoa a Marassi, e talvolta anche in trasferta.

Eri diventato improvvisamente capofamiglia, e quella responsabilità ti pesava, ma dopo qualche anno, con tanta fatica, sei riuscito a superare la china e continuare il tuo percorso su terra piana... o se non altro meno ripida!

Sei diventato un camallo, potendo mantenere più agevolmente te stesso e mia nonna, nella vostra casa "ai 5 santi", sulle colline proprio sopra il porto di Genova. Benedetta fu quell'influenza di mia nonna che le impedì di fare rifornimento di cherosene al distributore di Via Milano, per riscaldare l'appartamento.
Ci andasti tu e lì conoscesti mia madre, che lavorava in quel distributore come segretaria...

Era la fine dei mitici "anni sessanta", tanto decantati da Gianni Minà, e fu allora che le regalasti un tronchetto della felicità, che hai curato nei 40 anni a venire, così come hai avuto cura di tante altre cose, per questo ti ricordo ora con dolore, ma anche con tanto orgoglio e riconoscenza!

Riassumendo quelle che sono le mie sensazioni, e quelle raccolte da tutti gli amici e parenti che ci sono tanto vicini in questi momenti, mi sento di poter dire che si stava volentieri con te e sei stato un buon amico per tutti... anche per me!

Per questo mi sembra bello renderti omaggio e ricordarti anche sul mio blog con una bella poesia di David Maria Turoldo, che trascriverò in calce al post!

Proprio tu mi hai insegnato a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno (se fosse mezzo vuoto si può sempre riempire!) e penso di poter ringraziare il Buon Dio che ti ha regalato 74 anni intensi, con la ciliegina sulla torta degli ultimi 3 col matrimonio di tuo figlio e la gioia di diventare nonno!

Spero non ti spiaccia la mia reazione alla tua improvvisa partenza, ma sento il bisogno di... continuare a correre! Dopo 15 giorni di doveroso stop per salutarti e assumere io il ruolo di capofamiglia (termine tanto impegnativo, ma a 36 anni si può fare, anzi si deve...) ho già rimesso le scarpette per una podistica!

Anche se moralmente sono, ovviamente, piuttosto giù mi sento in forma... Domani sera tornerò a Genova con la mamma per la dichiarazione dei redditi (a proposito, sei riuscito a scivartela... Altro scherzetto al Berlusca, sei un grande papà!) e starò con lei fino a lunedì. Non ti preoccupare, starà appena una settimana da sola, non riuscirebbe a resistere di più lontano dalla vostra nipotina! Questo week end, guardacaso, si corre la mezza maratona di Genova... Ci sarò anch'io papà, con la mia solita maglietta del nostro Grifo, attraversando i luoghi dove sei nato (ad Albaro... Te ne sei vantato molto per questo, eri un camallo ma di nobili origini!) dove facevi il garzone nel negozio di frutta e verdura della nonna, dove andavi a scuola e costeggindo il porto, dove hai lavorato per 35 anni.

Sarà difficile ma bellissimo, il miglior modo per me, per ricordarti e renderti omaggio... Poco importa se ci metterò 2h o poco più, l'importante per me é esserci! Un ultima cosa: grazie papà per averci tenuto un tavolo nella trattoria sotto casa, a Genova Bolzaneto... Dopo il tuo funerale, mercoledì 31 marzo scorso, abbiamo cercato disperatamente una trattoria a Genova e dintorni per il pranzo Pasquale, ma niente da fare! Venti telefonate, tutto pieno... e poi dicono che c'é crisi!

Il ventunesimo tentativo, alla tratoria Agnese di Via Giro del vento a Bolzaneto, é andato a buon fine, mi permetto di consigliarla visto che ci siamo trovati molto bene. Col menù a prezzo fisso di 30 euri bevande escluse abbiamo gustato degli ottimi antipasti (fra cui la classica mostardella, salame morbido genovese), taglierini di borragine al pomodoro e pansoti al sugo di noci, le classiche costine d'agnello pasquali, impanate e fritte, con insalata mista e verdure grigliate, tris di formaggi, dolce, caffé ed ammazza caffé. La bimba di quasi 2 anni che durante la settimana in liguria s'é messa a mangiare come una di 4 (ora la riconosco quale mia figlia!) gratis...

Molto cortese anche il personale, se capitate da quelle parti merita farci un salto!

Papà non c'era, ma é stato, e lo é tutt'ora, molto presente nei nostri ricordi e nelle mie battute demenziali, che da allora sono aumentate, come se volessi fare anche la sua parte... Grazie anche delle tue battute, facevano ridere quasi tutte, siamo stati bene in tua compagnia... Grazie di tutto e buon viaggio!

IL RICORDO DI UN AMICO.
Penso che nessun'altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l'immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perché amico.
Conforta il desiderio di rivederlo, se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.

martedì 9 marzo 2010

5°Tappa: 36°Valli e pinete, Ravenna (mezza maratona)



POSIZIONE: 1° COGNOME: EL BARHOUMI NOME: TAOUFIQUE NOME_TEAM: SALCUS.
TEMPO UFF.: 01:05:04 REALTIME: 01:05:04 ORA ARRIVO: 10:35:52.70
TEMPO INTERMEDIO: 00:33:02 DISTACCO: 00:00:00 MEDIA: 03:05

POSIZIONE: 408° COGNOME: BOERO NOME: MARCO NOME_TEAM: SC GENOVA DEL CAI.
TEMPO UFF.: 02:05:48 REALTIME: 02:05:48 ORA ARRIVO: 11:36:36.80
TEMPO INTERMEDIO: 01:02:25 DISTACCO: 01:00:45 MEDIA: 05:57

(Si noti che il primo classificato mi ha dato un'ora esatta di distacco, se fossimo stati gli unici partecipanti poteva anche fermarsi per la Santa Messa lungo il percorso e vincere lo stesso... Ma credo che il buon TAOUFIQUE sia di religione mussulmana...)

RAVENNA, 7 MARZO 2010.
Come consuetudine, sotto una pioggia battente quando si corre nella mia città d'adozione, eccomi al via della 36° Valli e pinete, 21 km e (quasi) 100 mt. su di un percorso misto asfalto - sterrato, dovendo attraversare anche le caratteristiche pinete sul litorale ravennate, funestate dalla pioggia degli ultimi giorni e quindi con numerose e vaste pozzanghere lungo il tratto.
Mi presento al via poco allenato, a causa della rottura dell'impianto idraulico che ci ha costretto ad emigrare da mia suocera durante i lavori negli ultimi 15 giorni, ma con UDITE UDITE: 2 kg in meno sul girovita grazie alla dieta iniziata da una settimana!
State sereni, cari lettori di questo blog, non é la fine del trofeo scarpetta!
La mia dieta vale solo per i pasti consumati al lavoro ed a casa, quando si va a mangiar fuori non vale!
Il mio intento é quello di presentarsi alla visita medico-sportiva nel mese di ottobre 2010 con 10 kg in meno, come richiesto dal dottore, per ovvi motivi di salute...
3 li avevo già persi, insieme a questi due fanno 5 e siamo a metà del percorso! E vaiiiiiiiiii!!!
Sarà dura superare indenne l'estate, con tutte le sagre che ci sono in romagna, ma ci proveremo!
Tornando alla competizione in questione mi accorgo, dopo i primi 5 km necessari per scaldare il mio motore diesel (con discreto peso a rimorchio...) di sentirmi particolarmente in forma, così vado aumentando il ritmo fino al giro di boa a Marina di Ravenna, posto al termine della lunga ed incantevole pineta, tipica di questo tratto di costa adriatica.
Solitamente é qui che inizia il mio calo psicofisico che m'impedisce di mantenere il ritmo acquisito, ma questi due chiletti in meno hanno evidentemente giovato perché stavolta il ritmo l'ho mantenuto fino al 15° km, quando il percorso prevede la fine del tratto in sterrato ed il ritorno su quello asfaltato di Via dell'idrovora.
Come nella maratona svoltasi l'8 novembre 2010 il tratto é sempre battuto da un forte vento proveniente dal mare, e quindi trasversale ripetto al senso di marcia.
E' qui che comincia "The hardest part", la parte più dura, come cantavano i Coldplay attraverso la mie cuffie proprio in quel momento, secondo una di quelle "coincidenze significative" teorizzate dal celebre psicoanalista, il dott.Yung, che dovrebbero suggerire al paziente le opportune contromisure per affrontare la situazione: nel mio caso STRINGERE I DENTI!!!
Dopo via dell'idrovora si gira in via canale molinetto, la pista ciclabile che porta dal mare al Pala De André, luogo di partenza ed arrivo della "VALLI E PINETE", e qui la musica cambia, sia quella proposta dal mio mp3 che mi passava i più energetici "NEGRAMARO", sia il ritmo della mia corsa, agevolata dal vento, questa volta a favore!
Chiudo quindi in 02:05:48 NEW SCARPETTA'S WORLD RECORD per la mezza maratona!
Il muro delle 2 ore non é più tanto distante, ci riproveremo alla prossima, già a fine marzo, sempre a Ravenna (imprevisti permettendo...)
Concludendo, il solito consiglio eno-gastronomico che non verrà mai a mancare, nonostante la dieta!
Proprio di fronte al pala De André, adiacente al centro commerciale Teodora, si trova il ristorante Barrique, piccolo ma accogliente (a parte il cameriere, juventino sfegatato, che sfotteva per la recente vittoria dei suoi contro il mio Genoa! P.S.: Forza Fulham!)
Il menù fornisce antipasti e primi sia di carne che di pesce, secondi solo di carne.
Nella mia "ultima cena", il giorno prima di iniziare la dieta ho gradito molto gli strozzapreti con zucchine, gamberi e zafferano, 1/2 pozione del solito castrato condiviso con la moglie e radicchio con "bruciatini" (la pancetta fritta e sfumata nell'aceto, di vino o balsamico).
Dopo caffé ed amaro il conto é molto modico per la quantità e qualità di cibo assimilato: soli 14 euri! Si potrebbero organizzare interi pullman da Genova per come si mangia bene e si spende poco!
Alla prossima...

martedì 16 febbraio 2010



4°Tappa: 31^Fusoloppet - 14/02/2010 - Mezza maratona di Fusignano (RA)
90°Classificato categoria amatori: Marco Boero in 2h. 10min. 47 sec.

Coppie di corsa a S.Valentino.
(Liberamente tratto dal sito www.corriromagna.it)

FUSIGNANO(RA). Una serie d’intrecci hanno caratterizzato la “31^ Fusoloppet”, scelta da 2.222 concorrenti (nuovo record), corsa nella ricorrenza di S.Valentino. Assenti coppie storiche come Alessandri-Ridolfi, De Paola-Laghi, tolta di mezzo quella Lolli-Bourguiba, per l’infortunio di Alberto, e Boero-Piolanti (lo sport che praticano più assiduamente in comune é quello della forchetta!)
Restavano in poche a contendersi lo scettro di innamorati più veloci sui 21 km intorno a Fusignano. I favoriti erano Squadrani-Borghini, ma Poggiolini-Savorana, con il rientro di Max, potevano giocare uno scherzetto ai riminesi. In effetti la performance sopra le righe della modiglianese ha reso interessante l’attesa dell’arrivo di Fausta (2^), che è riuscita però a difendere per un paio di minuti il vantaggio accumulato da Laurent (3° assoluto). Agli sconfitti la gioia di festeggiare i 36 anni di Poggiolini, con dedica di Silvia.
Più attardato invece il podista ligure-romagnolo Boero, che si conferma sui tempi della maratonina di Sanremo, nonostante una lieve sindrome influenzale che lo ha tenuto fermo la settimana precedente, senza però impedirgli di presentarsi al via di questa mezza maratona di Fusignano...ma anche di molti atleti un pò fusi e scoppiati come lui!
Anche sull'alimentazione pre-gara dell'atleta ci sarebbe poi da ridire: pochi, forse nessun altro atleta si é permesso la sera prima un piatto abbondante di "bacchette di castrato" con verdure grigliate e crostini misti, gustati alla "Trattoria romagnola" di Russi, accompagnati dal sangiovese della casa, il tutto a 22 euri, caffé e digestivo compresi... Un'ottima cena di san Valentino, sia per la compagnia della moglie che per le portate, oltre ai prezzi concorrenziali!
Ma dicevamo, i tempi del nostro podista buongustaio... Allenato o non allenato, satollo o non satollo, fa sempre 2 e 10... Tempo comunque dignitoso per i suoi standard, e sufficiente per ritirare una delle ultime mortadelline del premio di partecipazione, ma non per comprare un cabaret di pasticcini prima del rientro a casa, come promesso alla sua sposa, cosa che lo ha costretto ad un surplus di corsa inseguito dalla stessa, armata di tipico mattarello romagnolo!
Scusa amore, prometto di rosicchiare in futuro quei 5-10 min. al mio tempo sulla maratonina per trovare ancora una pasticceria aperta(e 5-10 bacchette di castrato in meno prima delle gare...)
Auguri di Buon S.Valentino a te, che non sei l'unica donna della mia vita (l'altra é nostra figlia... Cos'avevi capito?!?) e grazie per questa maratona, a volte faticosa ma ricca di gioie come la vita in due!!!

domenica 31 gennaio 2010

3°Tappa: Millegrobbe di Lavarone 2010 (30km TC+30km TL)



30km a tecnica classica: 297°classificato pettorale n°128 BOERO MARCO dello S.C. GENOVA CAI SEZ.LIGURE in 03:11:13.53.

30km a tecnica libera: 289°classificato pettorale n°128 BOERO MARCO dello S.C. GENOVA CAI SEZ.LIGURE in 03:18:49.87.

Classifica della combinata: 120°classificato BOERO MARCO dello S.C. GENOVA CAI SEZ.LIGURE in 06:30:02.

(Nelle foto: l'hotel Du Lac di Lavarone dove ho soggiornato nel week end delle gare ed il serpentone di atleti alla partenza della tappa in tecnica classica. Sono riconoscibile, grazie ad una potente lente d'ingrandimeto, per il berretto rossoblù con grifone giallo in fondo al gruppo di atleti...)

Il giorno é arrivato! Grazie ad un permesso di mezza giornata presso il cerntro diurno per persone diversamente abili (me compreso, ovviamente...) dove lavoro, riesco a partire alle 14 di Venerdì 22/01/2010. Si ringrazia il responsabile del centro, Andrea Negri, e mia moglie Deborah, che doveva partecipare all' "evento" insieme alla figlia Bea come tifose, ma ha dovuto rinuciare causa stato influenzale della stessa. La Santa donna sà che tutto il mio correre é finalizzato a quest'unico evento sportivo e mi ha permesso di partire ugualmente, con la promessa che sarei tornato a casa con una cabaret pieno di strudel!!!

Arrivo alle 18 presso l'ufficio gare del centro congressi di Lavarone (TN). L'organizzazione fornisce, oltre al servizio di sciolinatura a pagamento della Star di Asiago, un pacco gara comprendente una sacca portascarpe, sali minerali da sciogliere in acqua e vari prodotti locali (miele, 1 kg di polenta, funghi secchi ed 1 bella fettona di formaggio "cruccolo"... Ottimi presupposti direi).

L'albergo da me scelto fra i vari contattati é l'hotel Du Lac, presso il capoluogo di Lavarone, il più antico del paese (aperto sin dal 1901) dove vengo accolto cordialmente dalla padrona. E' tutt'altro che pieno, siamo solo 2 ospiti: io ed il sig. Damiano di Bergamo, un veterano che ha partecipato a tutte le 29 edizioni della Millegrobbe. Il clima é molto familiare, cenando si possono scambiare due chiacchiere anche col cuoco Luciano, ex campione nazionale delle pattuglie militari negli anni '60, che sposandosi ha anche preso in carico la cucina dell'albergo in questione, acquisendo del cuoco anche... "le fisique du rol"!
Ed i risultati sono apprezzabili, in particolare i primi (ho apprezzato particolarmente gli strangolapreti, da non confondersi con gli strozzapreti romagnoli, coi funghi).

Dopo cena mi é stata messa a disposizione una saletta riscaldata per la sciolinatura, dotata di cavalletti e sagoma ferma-sci. Ho optato per una paraffina swix da -6 a -12°C per la zona di scorrimento, e steso lo stick universale toko a caldo come sciolina di base per la zona di tenuta.

Dopo una sana dormita posso permettermi il lusso di fare la mia abbondante (inutile specificarlo...) colazione alle 7.30 del mattino, considerando la vicinanza delle piste e la comoda partenza fissata per le 10.
Arivato al centro fondo millegrobbe nei pressi dell'abitato di Luserna vengo invitato da un solerte carabiniere non proprio... indigeno, a parcheggiare in una piazzuola coperta di neve...fresca!!! Così mi ritrovo impantanato con le ruote anteriori, quelle motrici... Si ringraziano i pompieri che col loro automezzo dotato di verricello mi hanno permesso di uscire da quella spiacevole situazione e partecipare alla gara.
Misuro in fretta la temperatura della neve, in zona soleggiata, e mi risulta essere a -7 °C. Opto quindi per 2 strati di stick blu universal della Rode, da -7 a -3°C.
Affrettandomi per raggiungere la partenza incontro Damiano che si é fatto sciolinare dalla Star, il quale mi comunica che la temperatura della neve della piana dove si parte é a -15°... Perfetto!
Troppo tardi per cambiare, alla disperata penso di utilizzare gli sci con scaglie riesumati dopo la tragica marcialonga 2008 (chi ha partecipato sa di cosa parlo...)
Dopo un giro di prova mi accorgo che gli sci non vanno poi malaccio, e così prendo posizione nel mio settore, il 3° (ed ultimo, ovviamente...)

Il freddo é pungente, nei primi due km con la respirazone affannosa il freddo entra nella gola causando un fastidio al quale non sono abituato, ma dopo la prima salita riesco ad ambientarmi, i battiti cardiaci si stabilizzano e così anche la respirazione. A parte questo inconveniente la partenza é stata, come mio solito, tranquilla ma buona!

Nella prima ora di gara spingo nei tratti di pianura col mio passo preferito, la scivolata spinta, ormai desueto per gli atleti veri, visto il potenziamento che fanno degli arti superiori, ma molto redditizio per noi "bisonti". Vado benino anche in salita, meno in discesa, non tanto per gli sci lenti ma per la paura di "mollarli"... Infatti la stagione precedente si é chiusa con una rovinosa caduta in quel di Cogne (AO) e conseguente distorsione al ginocchio sinistro, e mi é rimasto un pò dei timore... Lungo i 30 km del percorso son poi caduto 4 volte, ma verso la fine della gara sta fifa é passata!

Mi alimento dopo un'ora di gara, al passaggio del 10°km, poco prima del rifornimento... Ecco la prima delle due note dolenti della Millegrobbe, solo due rifornimenti per 30 km e decisamente scarsi... Per me non é un problema, visto le scorte che mi porto dietro, ma qualche conforto in più non mi dispiacerebbe!
La seconda nota dolente é il passaggio continuo di sciatori non iscritti alla gara lungo il percorso, un pò é naturale ma evidentemente l'organizzazione non lo vieta e talvolta sembra di patecipare ad una gita sociale, più che ad una granfondo!
Per il resto tutto ok, pista battuta benissimo, neve ottima e panorami incantevoli.

Cerco d'impegnarmi a fondo per la presenza del "fuori tempo massimo" fissato alle 3h. e 30min. per ogni tappa, ma i miei passaggi sono confortanti ed affronto la seconda parte della gara più serenante.
Ho sempre due atleti davanti a me come riferimento, ma li perdo di vista nell'ultimo tratto di discesa, e colcludo la gara in solitaria, pochi minuti oltre le tre ore.
Gli speaker annunciano l'arrivo di ogni atleta con un sottofondo musicale, a me é capitata "CREUZA DE MA" del grande Faber, e la cosa mi ha commosso vista la mia condizione di... emigrante, per scelta felice e consapevole, ma con la mia Zena sempre nel cuore!

Ho finalmente capito il senso di un buon allenamento, anche se non ti migliori eviti guai fisici ed infatti ero stanco ma non dolorante, fatto salvo per il mio braccio sinistro (la corsa é un ottimo sostitutivo del fondo, ma non allena gli arti superiori...)

Un bagno caldo ed un ottima cena sono untilissimi per rigenerarsi, oltre alle chiacchiere col la padrona dell'albergo sulla storia locale (molto legata alle vicissitudini della prima guerra mondiale) e dell'albergo (in oltre un secolo di vita ha avuto molti ospiti illustri, fra cui SIGMUND FREUD, il padre della psicanalisi!)
Damiano, da buon veterano bergamasco, accompagna il pasto con abbondante Teroldego, io mi difendo con un buon vino rosso della casa... Ecco un altro esempio che mi piacerebbe imitare, come il buon CARRAVIERI, veterano del mio sci club, anche Damiano affronta i suoi sessant'anni con un invidiabile spirito (non solo di...vino!) rifilando anche 33 min. ad un trentenne, un pò sovrappeso come me, ma comunque trentenne...

Per l'indomani opto sulla sciolinatura fornita dall'organizzazione. Se volessi puntare al risultato dovrei scegliere la tecnica classica anche nelle gare a skating, anche perché la tappa dell'indomani é molto più dura della prima, ed io soffro la tecnica di pattinaggio soprattutto in salita... Ma sono dell'avviso che per nigliorare nella tecnica sfavorevole bisogna provare e riprovare, e così faccio.
Mi presento così alla partenza con largo anticipo, vista la disavventura del giorno prima, per fortuna non incontro altri carabinieri poco avvezzi a neve e simili, così ho tutto il tempo di provare gli sci (ottimi!) e fare riscaldamento.

La temperatura é più alta del giorno precedente, e la prima metà di gara si svolge ottimamente, facendomi pensare di scendere sotto le 3h, grazie anche ai progressi fatti in salita utilizzando quasi esclusivamente il pattinaggio alternato, altro passo da archeologia del fondo, ma utilissimo a noi "bisonti"!

La salita appunto... Dal 15°km in poi é davvero tanta, prima una molto lunga con altrettanta discesa, e poi una lunga serie di saliscendi...non a caso si chiama Millegrobbe!
Comunque mi sento in forma e riesco a superare due atleti saltando il secondo rifornimento (non ho prove filmate per Stefano Canepa che non ci crederà, ma sapevo che era rimaso solo the caldo, quindi ho tirato diritto!)

Avevo ancora un altro atleta davanti a me, ed ho dato fondo a tutto quello che avevo per raggiungerlo grazie al lungo tratto della piana di partenza, da ripercorrere al contrario per portarsi all'arrivo. Ci sono riuscito, facendomi sotto nel breve tratto di discesa finale... Troppo breve, ancora 100mt e lo passavo ma va bene così, chiudo in 3h e 18 min... Penultimo ma felice!

Mi sento di consigliare questa granfondo, anche se ha un pò perso il fascino dei primi anni, soprattutto perché non si attraversa più il centro abitato come un tempo e per le lacune organizzative sopra descritte, ma con gli opportuni accorgimenti del fondista accorto penso possa essere un'esperienza positiva ed arricchente per tutti i partecipanti!

Salvo imprevisti io penso di esserci anche l'anno prossimo,con moglie e figlia al seguito, e magari con quache altro atleta dello sci club Genova del Cai! (Per chi riuscisse a ritagliarsi una settimana bianca é anche validissima come preparazione alla Marcialonga, che si corre sempre nel weekend successivo.)

Nota per i golosoni: Per lo strudel si consiglia la pasticceria nella piazza della chiesa di Lavarone, aperta anche la domenica pomeriggio...

sabato 30 gennaio 2010

INTERMEZZO: "MARCIALONGA 2009" (70 km) e "CORRI PER LA SALUTE" (10 km) 10/01/2010 - Punta Marina terme (RA)


(si noti la possente "spina di pesce", passo con cui l'atleta autore del blog affronta le salite con gli sci stretti nonché stato in cui riduce branzini al sale e pesci vari al cartoccio...)

4811°Classificato: BOERO Marco. Pettorale 5057. Arrivo in 09:09:24.5 Società sportiva: S.C. RAVENNA.

Già sveglio alle 8 di Domenica 31 Gennaio, con moglie brontolante perché l'ho svegliata e figlia arzilla, vengo sorpreso da una fitta nevicata sulla città di Ravenna e mi trovo costretto a rinunciare alla marcia podistica non competitiva di Alfonsine (RA), su percorso cittàdino e campagnolo di 14 km.
Già che sono alzato ed impossibilitato a tornar sotto le coltri dalla figlia che gioca tranquilla (per ora...) ne approfitto per raccontare brevemente l'ultima marcia a cui ho partecipato, non perché sia un'impresa sportiva degna di nota, ma per celebrare lo spirito con cui si vive ogni cosa in romagna, anche lo sport! Si fatica ma non invano, c'é sempre qualche finalità godereccio-mancereccia ed in questo mi sento romagnolo al 100%!!!

Partenza, come sempre per queste simpatiche manifestazioni, fissata alle 9,30. Arrivo come al solito alle 9, giusto in tempo per pagare i 2 euri d'iscrizione e fare un pò di riscaldamento.
Sono tutti picoli riti che si ripetono settimanalmente, pochi si conoscono per nome ma si riesce a fare amicizia con tutti, soprattutto con chi ha più o meno il tuo passo... Questo accade nelle retrovie, dove mi attesto io, perché fra i primi é gara vera, e se si scherza lo si fa prima o dopo la corsa, mai durante!

Io solitamente parto tranquillo, ed altrettanto tranquillamente proseguo. Nei primi 2/3 km sto nel centro del gruppo, poi mi lascio sfilare, ma ci tengo a precisare che non sono io che rallento, son gli altri che aumentano il ritmo!
E' a questo punto che vengo puntualmente superato da un signore sulla cinquantina, di Cotignola (RA), del quale non ricordo il nome ma si può dire che ormai siamo compagni... di merende! Infatti i rifornimenti son sempre molto abbondanti ma adesso, caro Stefano, non mi attardo troppo come nei miei esordi, e scorrendo il post capirai perché...
Dopo un pò di the caldo preso al volo vado aumentando, supero l'amico Cotignolese e solitamente arrivo allo sprint con una signora di Ravenna, anche in questo caso dall'apparente età di 50/55 anni che alla maratona dell'8/11/2009 mi ha dato più di mezz'ora, ma su distanze più brevi riesco a stare al suo livello... Sperando di acquisire una stato di forma invidiabile come il suo, fra vent'anni...
Per quelli che, come il buon Stefano Canepa, si stanno chiedendo: "Perché il Bove non si ferma a mangiare ai rifornimenti e finisce facendo sempre la volata, se son gare non competitive?!?" ecco la risposta: per ritirare il premio di partecipazione, che é sempre qualcosa di mangereccio!!!

Ho chiuso la marcia in 55 min. e 30 sec. ma ho compuito un grave errore: mai andarsi a cambiare prima di ritirare il premio!!! Io l'ho fatto, rischiando di perdere una delle ultime confezioni di salsiccia romagnola in palio... Avete capito ora il perché di tanto agonismo!!!

Prima di salutarvi un pernsiero agli amici dello sci club Genova del C.A.I. sez.Ligure, che in questi minuti sono impegnati lungo i primi km, dei settanta da percorrere, della Marcialonga di Fiemme e di Fassa, che ho portato a termine l'anno scorso in 9 comode orette (senza saltare alcun rifornimento, ivi compresi quelli da me trasportati...) Io sono con voi... soprattutto durante i rifornimenti!

Ed un pensiero anche al gradissimo Antonio Cassano, che stava per lasciare la sua Sampierdarena trasferirendosi in quel di Firenze: comunque vada questa vicenda Genova rossoblù ti ringrazia riconoscente per le soddisfazioni che ci hai regalato in questi anni, soprattutto negli ultimi 3 derby!

Come consiglio gastronomico vi propongo, oltre alle gare podistiche romagnole con i loro succulenti premi di partecipazione, il ristorante "Le Terrazze" di Forlì, in via Napoleone Buonaparte in zona fiera-aeroporto, scelto dai miei cugini romagnoli acquisiti per l'annuale "Pranzo dei cugini" che si terrà oggi alle 12.30. Il fatto che l'abbian scelto loro é una garanzia, mi sento di consigliarvelo a priori!

P.S.: Tornato ora dal pranzo, il posto effettivamente merita, non economicissimo ma con 30 euri si é mangiato porzioni abbondanti di antipasti misti con affettati e crostini, grigliata mista di carne con verdure, dolce caffè e liquore... Ora mia moglie é uscita e devo badare la bimba, ma quando torna vado a correre, promesso!

mercoledì 27 gennaio 2010

2° tappa: Mezza maratona di Sanremo (IM), 06/12/2009.



727° Classificato: BOERO MARCO. Tempo totale: 2.10.36. Passaggio al km 6.175:
0.35.21. Passaggio al km 11.150: 1.05.47. Passaggio al km 16.125: 1.36.12.

Per questa seconda tappa del mio personale tour sportivo-gastronomico ci troviamo in Liguria, la mia terra natia, per raccontare della mia seconda "Mezza maratona del mare" di Sanremo e di una tradizionale ricetta ligure: lo "Zemin" di pesce.
Anche questa volta il tempo incerto impedisce a Debby e Bea di venire a fare il tifo per il maritone/papà (o babbo come si usa dire in romagna).
Ciò nonostante mi presento carico al traguardo; gli ultimi allenamenti prima della partenza per la Liguria mi avevano fatto pensare di poter scendere sotto il muro delle 2 ore... A posteriori, probabilmente, il fatto era dovuto all'adrenalina per la recente vittoria schiacciante del Genoa nel derby contro la ciclistica sampierdarenese... Nonostante l'impegno profuso ho concluso la gara con lo stesso tempo, identinco, dell'anno precedente ma l'allenamento é sicuramente servito, in quanto non ho per nulla avvertito dolori fisici in parti del corpo che non sapevo d'avere, come nell'edizione 2008.

Infatti mi sono subito attaccato ad un treno formato da un gruppo di potisti di Busca (CN) ed un paio di ragazzi che correvano con la maglietta della Milano city marathon. Talvolta riuscivo a tirare anch'io, e non credo di averlo pagato, ma loro si stavano gestendo, io no... Infatti hanno cambito ritmo all'8°km e li ho salutati cordialmente, chiedendo loro mentalmente di aspettarmi all'arrivo...
Guardando i tempi dei vari passaggi, infatti, sono riuscito a tenere un ritmo costante, con un leggero calo nella seconda metà della gara ma, del resto, non s'improvvisa nulla: nella corsa come in tante altre cose nella vita... Mi alleno più frequentemente sui 10, massimo 15 km, mi manca proprio l'allenamento per mantenere il ritmo nei km finali... Ma va bene così!

Probabilmente ho perso anche un bel pò di energie psico-fisiche per rispondere agli sfottò dei tifosi con maglia a strisce (ho dovuto portare una decina di volte la mano all'orecchio tipo Palladino dopo terzo gol nel derby...) oppure alzando le tre dita quando qualche fratello rossoblù m'incitava (una trentina di volte... 30/10=3! Guarda un pò, son sempre 3, come negli ultimi derby!)
Ma anche questa cosa va BENISSIMO così!!!

Solito siparietto finale con sprint per non contendersi la "coppa merda" con qualche atleta del mio livello... Penso che tutti quanti corriamo soprattutto per migliorare noi stessi ma un pò di sana competitività esce fuori, anche per giocarsi la 727° piazza!

A 5 km dal traguardo vengo superato da un atleta, che però procede in maniera particolare: fa degli scatti per poi rallentare bruscamente, così ci superiamo e risuperiamo diverse volte... Avete presente Celentano che si contende la fidanzata, Edwige Fenech nel film "Asso" in una gara podistica contro il rivale in amore? Ecco, sembravamo loro due, solo che non ci contendevamo la bella Edwige, solo la 727° piazza, appunto... Comunque il Celentano l'ho interpretato io, passando il rivale poco prima del traguardo, supportato dagli amici Gianni Parodi e Santos Martini, che mi attendono tutti gli anni, simpaticamente, al traguardo accompagnandomi negli ultimi 2-300 metri. Scopro poi che il "rivale" era un Boero come me, Vittorio, torinese di vent'anni "meno giovane", ma comunque scattante!

Il prossimo anno cercherò ancora di rosicchiare questi benedetti 10 min. Per quest'anno é andata bene così! Purtroppo non ho da suggerire qualche posto per mangiare bene e spender poco a Sanremo, mi permetto quindi di suggerire la mia rivisitazione dello "Zemin", la tipica zuppa di ceci nella versione che io preferisco, cioé con il pesce.

Inngredienti per 4 persone: 250gr. di carote, 1 cipolla, 250 gr. di patate, 1 gambo di sedano, 4-5 bietole, 1 barattolo di ceci, olio d'oliva, sale q.b. o dado da brodo, 1 lit. d'acqua, 250 gr. di pane, 250 gr. di totani o seppie, 250 gr. di nasello, 1 bicchiere di vino bianco, un pò di rosmarino.

Tagliare tutte le verdure, escluse le bietole, a dadini e versarle in un pentola capiente, aggiungere l'olio e soffriggere il tutto. Aggiungere il dado da brodo od il sale grosso, dopodiché le bietole tagliate molto fini (io uso anche il gambo) ed i totani tagliati ad anelli, insieme al bicchiere di vino bianco.
Controllare che i totani siano a cottura quasi ultimata (basta pungerli con lo stecchino o... assaggiarli!) Aggiungere quindi i ceci e l'acqua, oltre al nasello tagliato a rondelle. Bastano pochi minuti per ultimare la cottura, altrimenti il nasello si sfalda. Servire la zuppa coi crostini, che io preparo solitamente tagliando il pane a dadini e passandolo pochi minuti in padella con olio d'oliva e rosmarino.

Sperando sia di vostro gradimento, soprattutto dopo una mezza maratona per reintegrare i sali minerali!

Alla prossima...

lunedì 25 gennaio 2010

1°tappa: Maratona di Ravenna (08/11/2009)



345° Classificato: BOERO MARCO. Real time: 5.31.38 Min.al km:7.52 Passaggio Km 21°:2.25.22 Passaggio km 30°:3.52.30 Società sportiva: S.C.Genova del Cai sez.Ligure.

Inizia qui la cronaca semiseria delle mie imprese gastronomico-sportive... Giunto ormai alla piena maturità (i questionari sociologici indicano come termine dell'età giovanile i 35 anni!)credo di aver risolto definitivamente il mio conflitto interiore fra le mie principali passioni: lo sport e la buona tavola... Come da titolo del blog, cioé un gioco di parolole, la sintesi fra il "Trofeo scarpaza", molto ambito fra i podisti romagnoli e la scarpetta... quella che amo fare altermine di ogni portata!
Sono giunto infatti ad un sano compromesso: dedicarsi con passione ed equilibrio ad entrambi, le esagerazioni son sempre deleterie! Quindi: mai sfondarsi di leccornie ma neppure di addominali!

Iniziamo dall'impresa sportiva recente più signifaicativa: LA MIA PRIMA MARATONA NEL GIORNO DEL MIO 36°COMPLEANNO (ingresso ufficiale per le statistiche nell'età adulta...)

Sotto una pioggia scrosciante per quasi tutti i i 42 km e tot. metri di percorso, con lo stemma della squadra calcistica per cui tifo cucito sulla maglia e sul berretto, con n°2 barrette energetiche, n°2 gel energetici, 33 cl di sali minerali liquidi (oltre agli 80kg circa del mio corpicino...) ho portato a termine l'impresa con una discreta soddisfazione (il tempo non m'interessa, provo godimento semplicemente raggiungendo il traguardo!)

Il mio allenamento, fatto di 2-3 uscite settimanali di corsa della durata di 1h-1,30h. ciascuna, iniziato due mesi prima, era solo per arrivare in fondo, ed alla visita medico sportiva non sono stato "fermato"... Del resto mi é più facile portare a termine la maratona che scendere sotto gli 80 kg, come imposto dal dottore per la visita prevista per il prossimo anno (programmata per l'ottobre 2010, ma sono già in ansia ora!)

Non ci sono stati particolari momenti di crisi, peccato per il tempo infame che ha impedito alle mie uniche tifose (moglie e figlia...)di attendermi al passaggio dei 10 km nel bellissimo centro storico della mia città adottiva: RAVENNA... Città accogliente, che sto amando giorno per giorno, anche se... SUN ZENEIZE E NU GHE MOLLU!!!

Le gambe andavano da sole, e fino al 30°km sono andato bene, in compagnia di un faentino che punta, vero coraggioso, alla 100 km del passatore (Firenze-Faenza... Cose che noi umani non osiamo neppure immaginare!) Poi un lento e graduale languire per quasi 10 km... Cosa posso farci? Accetto la crisi serenamente, come credo si debba fare e trotterello ascoltando la musica del mio mp3 (altro peso che mi portavo appresso... Uno sherpa più che un maratoneta!)

Poi, a 5 km dall'arrivo, esce fuori quel poco di spirito competitivo che alberga in me e non accetto di essere superato da una famiglia intera trotterellante più di me: padre, madre e due figlie in fila indiana che si davano cambi regolari (questa sì che é una famiglia modello!)
Mi accodo, senza dare cambi (infame...) e dopo aver preso il loro ritmo vado aumentando fino all'arrivo.

La pioggia finalmente era cessata e raggiungo il traguardo in solitaria, accolto dallo speaker che canta "Happy birthday to you!
Una giornata davvero speciale, completata dalla vittoria del Grifone sul Siena nel pomeriggio e dai festeggiamenti per il mio compleanno...

E qui veniamo alla parte più importante del post: il consiglio gastronomico!
La cena appunto, presso il ristorante "CA' VINONA" di Lido Adriano (RAVENNA).
Si consigliano gli strozzapreti conditi con zucchine e salmone oppure radicchio e pancetta, un secondo qualsiasi di carne (io consiglio il castrato ai ferri) o di pesce (il fritto misto é di quantità e qualità notevole) con contorno di patate al forno o insalata mista, il tutto innaffiato da un buon sangiovese rosso o trebbiano bianco (a seconda della scelta carne o pesce), per i golosi marcarpone (così chiamata in romagna una crema composta di mascarpone, uova, zucchero e cacao), caffé e nocino, il tutto a 20-25 euro (menù di pesce un pò più caro rispetto a quello di carne.)

Non propriamente una cena da atleta, quale io non sono, ma per il proprio compleanno si può fare uno strappo alla regola, no?!?

COMMENTO INVIATO VIA E-MAIL DALL'AMICO STEFANO CANEPA: "Caro bove, ho letto con grande piacere i tuoi articoli gastrosportivi!! ti faccio i miei piu' grandi complimenti perche' riuscire a fare una maratona intera la considero un'impresa davvero notevole!!!

Gia' che ci sono mi permetto di narrare anche un piccolo aneddoto che ti riguarda ai tuoi amici (e al contempo facendotelo rivivere..)

Anni fa sono stato ingaggiato in una gara podistica (Morego, ricordi Bove?) di breve lunghezza in qualita' di segnalatore di strada (praticamente una freccia..).

il mio ruolo consisteva nel segnalare agli atleti la strada corretta all'altezza di un bivio.

lo scenario era questo. Io vedevo arrivare gli atleti che a 200 - 300 metri da me svoltavano in uno sterrato nascosto alla mia vista che in circa tre-quattro minuti li portava esattamente da me. Di qui io li indirizzavo.

Dopo un po' che la gara era iniziata vedo spuntare il buon Marco con il suo caratteristico incedere (allora non si addobbava ancora con i penosi colori della sua squadra). Dopo aver svoltato attendo impaziente il suo arrivo ma niente.. di lui nessuna traccia per almeno un quarto d'ora!! quando stavo per allertare il 118, la protezione civile e quant'altro lo vedo spuntare sempre con il solito ritmo. Cos'era succcesso?

Nel tratto che io non vedevo c'era il punto di ristoro, e Marco penso si sia seduto a tavola (non so il menu, ma almeno due trenette deve averle mangiate...).. che atleta!!!"